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ROVIGO

Una pietra per Luigia: deportata e assassinata

Manifestazione straziante e toccante

Una pietra per Luigia: deportata e assassinata

E’ stato un “Giorno della memoria” speciale per Sara Mazzucato, consigliera comunale e provinciale, delegata del sindaco per Ca’ Emo: nel capoluogo polesano ha partecipato alla cerimonia di scoprimento di una pietra d’inciampo dedicata alla memoria di Luigia Modena Colorni.

Ecco come ricorda quel momento. “Ho assistito alla posa della prima pietra d’inciampo in ricordo di Luigia Modena Colorni, a cura dell’associazione culturale TeradaMar – racconta – E’ stato emozionante: un segno che rimarrà nel futuro”. E aggiunge una breve riflessione: “La Storia ha già fatto il suo corso, il passato non possiamo combatterlo, ma possiamo impegnarci affinché nessuno dimentichi quel che è stato, perché gli sbagli non vengano ripetuti. Spero di cuore che questa pietra d'inciampo faccia fermare chi passeggia di lì e lo faccia riflettere”.

Anche la città etrusca quanto prima avrà le proprie d’inciampo dal momento che è al lavoro l’apposito comitato guidato da Monica Stefani. L’associazione ha partecipato e contribuito all’organizzazione dell’evento “Zachor” promosso dall’Anpi. Significative le parole del presidente Corrado Franzoso nell’aprire la manifestazione davanti a numerose persone, soprattutto diversi giovani. “Il ‘Giorno della memoria’ ha detto - è deve essere in permanente realizzazione. Ogni giorno lo si deve costruire con la conoscenza dei fatti, dei comportamenti, delle proposte, dei pensieri, delle azioni. Questo è il senso della Zachor e quindi della trasmissione della memoria. Ciò che la legge prevede è ciò che le istituzioni fanno, comprese quelle scolastiche alle quali va un particolare plauso e sostegno, in modo pregevole ed esemplare”.

Quindi ha proseguito ricordando che “tutto ciò però non è esaustivo dell’impegno che tutti dobbiamo promuovere nella nostra comunità perché il ricordo, la memoria, non vada dispersa. Bisogna coltivare in mille modi e maniere la sensibilizzazione, la cultura, il ricordo della memoria. Non mi rivolgo solo ai giovani, ma a tutta la società e comunità. Se faremo questo vorrà dire e solo allora vorrà dire che ci stia impegnando affinché quella tragedia e altre non abbiano a ripetersi”.

Secondo Franzoso, celebrare la memoria significa anche riflettere sui teatri di guerra che stanno insanguinando il mondo in diverse parti della terra. “Ci sentiamo in obbligo – sottolinea il presidente Anpi – di ricordare tutte le numerosissime guerre oggi presenti nel mondo e le persecuzioni alle quali brutalmente e crudelmente le donne iraniane sono continuamente anche oggi sottoposte dal loro stesso governo. Voglio allora evidenziare il richiamo del Papa affinché i governanti del mondo riprendano al più presto tutte le possibili iniziative per il dialogo e la pace”.

Molto toccanti anche le parole di Pietro Vassalli, studente del liceo classico Bocchi Galilei, intervenuto alla manifestazione. Ed ha concluso il suo intervento con un ammonimento rivolto ai giovani per parlare ai grandi. “Quando un’altra guerra minaccia la stabilità del nostra pianeta, noi giovani ricordiamo ciò che le guerre hanno causato e siamo tra i primi a opporci. Come hanno fatto 3.000 giovani a Roma il 4 marzo 2022 con una manifestazione per la pace o come fanno moltissimi giovani in Ucraina che imbracciano il fucile e combattono per difendere il loro Paese”.

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