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ARIANO NEL POLESINE

Inferno di fiamme, nuovo sopralluogo

Si lavora ancora allo stabilimento di Rivà, salvato grazie ai pompieri

Inferno di fiamme, indagini e sopralluoghi

 La lotta contro le fiamme è finita, il lavoro no. Nella mattinata di martedì 31 gennaio, i vigili del fuoco, assieme a una ditta specializzata, sono tornati nel grande capannone dello stabilimento Mancin Nadia Srl, di Rivà di Ariano nel Polesine, devastato dalle fiamme.

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Lo scopo era chiaro: ultimare, con personale appunto specializzato, le operazioni di messa in sicurezza, in particolare di smaltimento di parte del materiale combusto. I vigili del fuoco erano accorsi immediatamente, trovandosi di fronte un incendio ormai generalizzato, un vero inferno di fiamme.

A fare la differenza sono stati la prontezza di intervento, la scelta di mettere immediatamente in campo tutte le risorse disponibili, chiedendo aiuto anche ai comandi vicini, e la professionalità di tutto il personale presente.

Quella notte, infatti, le squadre di pompieri sono arrivate da Adria, Rovigo, Este, Ferrara, Codigoro, Legnago, Cavarzere, con 3 autopompe, 6 autobotti tra cui un’autocisterna chilolitrica, 2 autoscale, un carro Nbcr e 35 operatori, coadiuvati dal comandante e due funzionari. In questo modo, è stato possibile contenere al massimo i danni, salvando la parte di stabilimento che ancora non era stata interessata dal rogo.

Ora, nell’area, posta sotto sequestro, dovranno essere condotti tutti gli approfondimenti del caso, per chiarire l’accaduto.

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