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Sulle orme della Grande Guerra

L’associazione nazionale reparti giovani esploratori sull’Altopiano di Asiago

Sulle orme della Grande Guerra

L’associazione nazionale reparti giovani esploratori sull’Altopiano di Asiago

Si è svolto nel fine settimana dal 28 al 29 gennaio l’uscita invernale in favore degli istruttori della sezione “Reparto di Porto Viro” dell’associazione nazionale reparti giovani esploratori, un’associazione giovanile educativa preposta alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extrascolastiche, secondo i principi e il metodo educativo scout ideato da Robert Baden Powell, fondatore del movimento dello scautismo, ispirandosi alla legge e alla promessa scout.

Gli ambiti di impiego sono finalizzati a l’educazione fisica, morale e civica della gioventù, con particolare riguardo allo sviluppo dello spirito di iniziativa e di risorsa, dell’autodisciplina, del sentimento, dell’onore della Patria e della dignità personale, nonché il senso della responsabilità e della solidarietà umana; la sensibilizzazione degli adulti agli ideali dello scautismo, affinché collaborino, impegnandosi attivamente allo sviluppo dell’associazione; operare nel campo della protezione civile, svolgendo attività di soccorso in occasione di eventi calamitosi e a predisporre attività di formazione e addestramento.

Il gruppo di ciaspola si compone dal Presidente Nazionale, Alessandro Augusti, e dagli istruttori Nicola Lazzarin, caporeparto sezione Porto Viro, Filippo Mondin , Giovanni Paladina , Cristopher Parenti, Davide Salamone, tutti ragazzi dai 17 ai 20 anni.

Partendo alle 9 da Asiago a nord dell’aeroporto, inforcate le ciaspole, il gruppo si è diretto verso il bivacco Stalder. Dopo circa due ore abbiamo raggiunto il cimitero della brigata Sassari. Nel 2011 Il Comune di Asiago ha donato l'area sacra ai Comuni sardi dai quali provenivano i Sassarini caduti. L'atto di donazione, rinnovabile ogni 100 anni. Qui sono stati posti i nostri omaggi depositando ai piedi della croce centrale un piccolo lume e leggendo qualche pagina dello scrittore Emilio Lussu. In serata è stato eseguito pernottamento al bivacco Stalder, gestito dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico – stazione di Asiago dove non è mancata la buona compagnia, il gioco e un ottima cena.

Nel Rifugio Stalder è visibile il tracciato di un vecchio camminamento italiano, un tratto di trincea, realizzato a scopo didattico, costituita da alcune sezioni “tipo” desunte dall’esame di materiale documentale d’epoca ed in particolare dalle disposizioni del Genio militare

Il giorno seguente, dopo la colazione, ed è iniziata la giornata, zaino in spalla, abbiamo proseguito la nostra avventura per il sentiero Cai 832 che ha origine alla Croce di Sant’Antonio nella Val Giardini siamo arrivati a malga Zebio e di conseguenza sulla cima di Monte Zebio (1819 mt), oggi ecomuseo della Grande Guerra, grazie alla sua posizione centrale, divenne un caposaldo importantissimo della linea di resistenza austriaca sull’altopiano di Asiago e venne attrezzato alla difesa con un complesso sistema di trincee, gallerie e postazioni in caverna ancor oggi in gran parte visibili.

L’attività si è conclusa nel tardo pomeriggio di domenica. Questa esperienza non vuole essere un esaltazione della guerra, ma un monito per tutte le generazioni perché queste immani sofferenze non si ripetano mai più. Un pensiero anche agli amici ucraini che in questo momento stanno vivendo le stesse atroci privazioni.

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