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TRIBUNALE

Clamoroso: candidati a loro insaputa

Il partito di destra L’Altra Italia aveva individuato uno stratagemma per eleggere consiglieri nei piccoli Comuni. Ma non tutto era limpido...

Clamoroso: candidati a loro insaputa

Candidati alle elezioni amministrative a loro insaputa. Tramite firme false e attestazioni non genuine. Un modus operandi che, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe caratterizzato, tra 2019 e 2021, la presentazione di liste elettorali in vari piccoli Comuni italiani del partito di destra L’Altra Italia.

Formazione che, secondo la ricostruzione di investigatori e magistratura, aveva escogitato una maniera ingegnosa per ottenere la propria presenza nei consigli comunali dei piccoli Comuni, quelli nei quali, con una sola altra lista candidata, bastavano davvero pochi voti per garantirsi la rappresentanza in consiglio comunale.

Per riuscire a presentare la lista, però, si sarebbe appunto ricorsi a stratagemmi assolutamente non consentiti, tanto da costituire reato. L’indagine, partita nel Padovano, era stata coordinata dalla Procura di Rovigo, competente per territorio.

Nella giornata di ieri, di fronte al giudice per le udienze preliminari, i primi verdetti: si sono registrati un proscioglimento , tre rinvii a giudizio e due patteggiamenti. Il rinvio a giudizio significa che i tre imputati vedranno le accuse a loro carico venire vagliate nel corso di un dibattimento, di fronte al giudice del Tribunale di Rovigo, che comincerà il prossimo 8 maggio. I patteggiamenti sono stati rispettivamente a due anni, con sospensione condizionale, e a un anno e tre mesi.

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