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Nuovi impianti per il biometano

Si va verso il futuro

Nuovi impianti per il biometano

Il Pnrr porterà grandi risorse nel settore delle energie rinnovabili legate al mondo agricolo: 1,1 miliardi per il fotovoltaico, 1,5 per l’agrisolare e 1,7 miliardi per costruire nuovi impianti di biometano o riconvertire quelli in scadenza di biogas per la produzione di energia elettrica. E, anche se le misure applicative uscite due settimane fa non si sono adeguate ai rincari delle materie prime avvenuti nel frattempo con lo scoppio del conflitto in Ucraina, l’opportunità che si presenta è grande per produrre energia green.

Di questo si è parlato ieri a Fieragricola Tech, a Verona, nel convegno “Biometano e fotovoltaico: la sfida è adesso”, promosso da Confagricoltura Veneto e Confederazione dei bieticoltori-Cgbi, che rappresenta nel paese 5.200 aziende agricole e si pone al vertice del comparto dell’energia rinnovabile con 23 impianti di biogas realizzati e oltre 200 gestiti in service. Un approfondimento voluto per illustrare le misure da poco varate per sostenere il fotovoltaico e i progetti in cantiere per il biometano, che in tre anni vedrà nascere tra Veneto ed Emilia Romagna dieci nuovi impianti di produzione di biometano.

In Veneto, in particolare, le zone interessate saranno quelle legate al bacino bieticolo-saccarifero, vale a dire Campolongo in provincia di Padova, ma anche province limitrofe come Rovigo. In Emilia Romagna sono già stati avviati da Cgbi progetti per la produzione di biometano con Granarolo e Fruttagel.

Lodovico Giustiniani, presidente di Confagricoltura Veneto, ha sottolineato come questo sia un momento proficuo per spingere sull’energia green: “Tutto il mondo delle rinnovabili ha un’importanza strategica per l’agricoltura - ha detto - L’abbiamo dimostrato con gli impianti di biogas e con il fotovoltaico sui tetti dei capannoni. Oggi con il Pnrr si aprono ulteriori sviluppi di notevole interesse. Il biometano rappresenta un’opportunità, perché oggi in Italia ci sono più di 1.800 impianti a biogas, di cui circa 200 in Veneto, che hanno una scadenza di 15 anni e quindi dal 2025 al 2027 andranno a termine. Pertanto il biometano rappresenta un’occasione di upgrading ancora più sostenibile del biogas, che a noi interessa sia per la riconversione degli impianti esistenti, sia per i nuovi impianti che si possono realizzare. Gli agricoltori potranno anche creare economia circolare con l’utilizzo dei sottoprodotti, come i reflui zootecnici, la pollina delle galline e l’ortofrutta”.

Giordano Emo Capodilista, vicepresidente nazionale di Confagricoltura, ha rimarcato come l’organizzazione agricola stia seguendo con molta attenzione i progetti legati al Pnrr e alla politica energetica.

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