VOCE
IL CASO
07.02.2023 - 19:00
Una sentenza che mette un punto fermo, e chiarissimo, sulle multe degli autovelox. L'ha pronunciata la Corte di Cassazione, che ha ribadito come le sanzioni non siano da pagare qualora l'autovelox mobile e la presenza dell'operatore non siano segnalati. La sentenza risale al 25 gennaio scorso. Interveniva su una sanzione elevata a Reggio Emilia nei confronti di un automobilista. Sanzionato perché viaggiava alla velocità netta accertata di 98 chilometri all’ora. Mentre la velocità massima consentita in quell’area era di 50 chilometri.
L’uomo aveva impugnato la multa. Il Giudice di Pace l’aveva ritenuta illegittima. Proprio a causa della "violazione dell’obbligo di segnalazione della postazione di controllo di velocità". Ovvero dal cosiddetto Scout Speed. Il ricorso in Cassazione è stato presentato dall’Unione dei Comuni della pianura reggiana. Che è stata condannata a pagare le spese di giudizio.
Il Tribunale di secondo grado aveva confermato: la legge prevede "un obbligo di preventiva segnalazione di carattere generale, riferito a tutte le postazioni di controllo sulla rete stradale". La segnalazione è finalizzata "a preavvisare gli automobilisti del possibile accertamento, per orientarne la condotta di guida". Il ricorso in Cassazione è stato respinto. L’Unione dei Comuni sosteneva che l’obbligo di segnalazione non si applicasse agli autovelox installati a bordo dei veicoli, come lo Scout Speed. E questo perché era previsto da un decreto ministeriale.
Gli ermellini hanno replicato che lo Scout Speed è in contrasto con l’articolo del codice della strada che prevede l’avvertimento. E "contempla tale obbligo per tutte le postazioni presenti sulla rete stradale dedicate a siffatti controlli". La presenza dello Scout Speed può essere segnalata in diversi modi. Per esempio attraverso messaggi luminosi con l’iscrizione "controllo velocità". In un’altra sentenza i giudici hanno anche stabilito che è annullabile la multa elevata tramite autovelox collocato su una strada regionale priva di banchina. La presenza è infatti un requisito imprescindibile "ai fini della qualificazione di una strada quale extraurbana secondaria". La legge prevede l’uso di autovelox soltanto in strade di una certa tipologia. Tra queste, quelle urbane di scorrimento. Altrimenti la multa non è valida.
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