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IL CASO

Rugby Rovigo beffata dalla Fir

Il progetto di riqualificazione del Battaglini non sarà supportato dai fondi del Pnrr

Rugby Rovigo beffata dalla Fir

Il presidente Zambelli puntava all'Olimpo del rugby ma la Fir gli ha tagliato le ali. Il patron della rugby Rovigo, infatti, nei mesi scorsi, aveva presentato - con il Comune e puntando sui fondi del Pnrr - un progetto di riqualificazione dello stadio Battaglini che puntava ai campionati internazionali.

Il progetto era stato pensato per l’accesso al finanziamento Cluster 3 del Pnrr, ma per accedervi era necessario che la richiesta fosse supportata da una ufficiale dichiarazione di interesse di una o più federazioni sportive. Ne ha parlato il sindaco lunedì sera nel corso di una conviviale Lions, e ieri il presidente Zambelli lo ha spiegato: "In capo ad ogni federazione c'era la possibilità di un solo intervento a livello nazionale per un impianto che avrebbe beneficiato di finanziamenti a fondo perduto. Avevamo quindi presentato un progetto per rifare il Battaglini, adeguandolo a standard internazionali e facendolo diventare un campo moderno".

Il progetto interessava diversi punti: la tribuna est, la palestra e l'area Hospitality. "Al momento già presente - specifica - ma più adatta a rispondere alle necessità del territorio che ad eventuali esperienze internazionali". Nel progetto era inserita anche un'area polivalente che avrebbe sostituito l'attuale tribuna in ferro, ai lati del campo. "Da tempo il mio impegno è riuscire a riqualificare il rugby Rodigino, che ora gioca in un campionato di seconda fascia ma può ambire a molto in più. L'unico ostacolo per riuscire ad elevarsi è proprio lo stadio. Facendolo diventare conforme agli standard per ospitare incontri internazionali e reggere alle aspirazioni del rugby Rodigino di giocare ad un alto livello".

A 'vincere' però è stato il Rugby Cernusco 1979 con uno stadio dotato di campi da gioco in erba sintetica, tecnologie avanzate a forte risparmio energetico ed un concetto di ispirazione scozzese. "Progetto che effettivamente era già in essere grazie all'appoggio del comune - spiega -. Credo quindi che i brevi tempi di realizzazione abbiano premiato l'idea".

Nonostante la delusione Zambelli non si arrende e conferma di sperare che il sogno possa diventare realtà. "Sul Pnrr ci sono tempi lunghi ma ci sono anche spazi e volontà - conclude -. Comune e fondazioni già in passato sono stati generosi con il rugby, credo che se ci fosse l'appoggio di altri enti questi progetto possa comunque proseguire. La nostra città, che vive di rugby, lo merita".

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