VOCE
LENDINARA
07.02.2023 - 19:00
“Trovo molto antipatico dover scrivere di un problema che dopo tre anni avrebbe dovuto essere risolto senza che un semplice cittadino sia costretto a scrivere per metterlo in evidenza e sperare che venga risolto come tutti i problemi”. A scriverlo è Tiziano Fontan, cittadino abitante della zona di via Sciacca che si è voluto fare portavoce di un disagio “che oramai dura da più anni per tutto il rione pittorico a nord della chiesa di S. Sofia” con una nuova lettera indirizzata al vescovo Pierantonio Pavanello e al sindaco Luigi Viaro.
Prosegue il testo della lettera: “Mi riferisco alla temporanea, che tanto temporanea non si è dimostrata, chiusura di via Tommaso Sciacca verso piazzale Duomo di Lendinara. Tre anni fa cadevano dei calcinacci dal campanile, orgoglio della nostra cittadina e non solo, ma da allora, a parte la struttura edilizia per il passaggio dei pedoni, nulla è stato fatto (da quello che so) per trovare la soluzione del ripristino viario delle auto".
"Queste per uscire da via Sciacca sono costrette ad utilizzare via Tiziano Vecellio (dove è stato invertito il senso di marcia) per immettersi su via Santuario, accesso molto, ma molto pericoloso (ci si immette in una strada attraversando un marciapiede la cui visibilità è cieca, cioè per capire se vi è il transito di pedoni bisogna salire con l’auto sul marciapiede): aspettiamo che vi sia l’incidente?”. Una situazione decisamente in bilico e che ormai ha esasperato i cittadini del rione.
L’appello è quindi rivolto alle istituzioni, religiose e civili: “Vescovo, come responsabile della proprietà e a conoscenza dell’inconveniente, dovrebbe intervenire alla soluzione. Io come cittadino se occupo, anche involontariamente il suolo pubblico, mi viene imposto dal Comune di intervenire in breve tempo al ripristino, indipendentemente dalla disponibilità finanziaria. La legge dovrebbe valere per tutti. Capisco che in questo caso le risorse sono ben oltre ad un semplice intervento manutentivo, ma non si può nemmeno attendere anni o almeno la provvisorietà potrebbe essere estesa non solo ai pedoni, ma anche al passaggio delle auto (non dico camion o furgoni), ritornando alla viabilità normale anche di via Vecellio. Ho già sollecitato il Comune con due interventi, ed ora spero che se unite le forze una soluzione si possa ottenere in breve tempo”.
L'assessore ai Lavori Pubblici Gino Zatta aveva commentato, dopo la seconda lettera inviata dal cittadino: "E' necessario sottoscrivere un'idonea convenzione con la parrocchia perché l’amministrazione comunale si attivi a farsi parte attiva per la ricerca di finanziamenti pubblici e/o privati a sostegno dell’intervento di messa in sicurezza e di restauro del campanile di Santa Sofia e perché abbia la possibilità di dotarsi di un progetto di fattibilità tecnico relativo alle indagini afferenti alle fasi di analisi statica e di vulnerabilità sismica al fine di determinare lo stato della struttura".
Quanto alla richiesta di una soluzione rapida per il passaggio delle auto ormai precluso da tempo, Zatta aveva concluso: "L’amministrazione comunale sta vagliando nello studio del Put, il piano urbano del traffico, soluzioni alternative intese a modificare la viabilità di tutta la zona, inclusa Piazza Duomo, e per proporre una parziale modifica del tunnel senza però trascurare l’elemento prioritario riferito alla sicurezza indispensabile a garantire l’integrità delle persone e cose in caso di caduta di pezzi di cornicione".
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