VOCE
villadose
09.02.2023 - 19:00
Sembra impossibile ma il mandato del sindaco Pier Paolo Barison, a Villadose, veleggia verso il giro di boa. L’amministrazione comunale ha affrontato i momenti duri della pandemia, cercando di portare avanti programmi ed opere pubbliche. In paese c’è chi si chiede cosa abbia realizzato fin qui questo nuovo sindaco, seppure siano rari i cittadini che partecipano ai consigli comunali per appurare personalmente. Abbiamo così deciso di intervistare il sindaco per farci raccontare il suo punto di vista.
Siamo quasi giunti a metà del suo primo mandato: quali le sue impressioni sulla squadra, sull’intero Consiglio e su quanto è stato possibile realizzare fin qui.
“Son passati ormai oltre due anni da quanto ci siamo insediati, è stato un periodo duro con momenti duri caratterizzati dall’emergenza pandemia: il primo anno è stato legato a doppio filo a problematiche connesse al Covid: ciò ha portato ad un’inevitabile mancanza nella programmazione, abbiamo comunque visto finanziare opere pubbliche grazie a entrate extra tributarie derivanti dalla discarica. La parte del leone l’ha fatta la sicurezza stradale anche per via di due gravi incidenti, con quattro importanti progetti per la sistemazione e messa in sicurezza delle principali arterie del paese: il 1 ° stralcio della ciclabile tra la rotatoria di via XXV Aprile verso la zona industriale, i successivi 2° e 3° stralcio, e un 4° intervento inerente alla ciclabile unisce la Sr 443 a via Giovanni XXIII con il nuovo ponticello, durante il quale è stata sistemata la situazione della ciclabile di via De Gasperi. Per quanto riguarda la squadra devo dire grazie ad assessori e consiglieri per la loro presenza giornaliera a Villa Patella senza dimenticare il ricambio di personale che ha portato nuove facce in municipio: sono sicuro che assicureranno anche loro efficienza alla macchina comunale. Il programma prosegue, non è semplice far quadrare conti ma, grazie al supporto della nostra rete di enti e associazioni, riusciamo a garantire i servizi ai nostri concittadini”.
Nel suo programma elettorale c’erano numerosi e ambiziosi obiettivi da raggiungere: si ritiene soddisfatto?
“Si ce n’erano e mi riferisco al turismo e alla possibilità di inserire Villadose in determinati circuiti culturali e rivolti alla nostra produzione gastronomica. Si tratta di un grande tema che però va organizzato anche se le basi e le idee per uno sviluppo futuro. Tra quanto posto già in essere, cito il riconoscimento da parte della Regione Veneto di Villa Patella, con la guida che oltre alla brochure si avvale della ‘Caa’ (Comunicazione Aumentata Alternativa). Abbiamo ricevuto dal Gal fondi per 150mila euro per le piste ciclabili che ci sono state trasferite dal Consorzio Rifiuti. Si tratta di priorità: appena esaurito il piano sulla sicurezza stradale ci dedicheremo a questo. Nel 2023 contiamo di avere comunque a disposizione in bilancio risorse per le aree che attendono migliorie come il servizio di fognature delle acque miste”.
È nata l’associazione “Villadose 2050” come fucina di progetti e iniziative per il territorio: ritiene che il paese riuscirà a realizzare quant0 da lei auspicato?
“Villadose 2050 è una bellissima iniziativa nata da gente attiva nell’associazionismo e che vuole avere carattere ricreativo, culturale storico e turistico. Su un punto siamo tutti d’accordo: Villa Patella deve diventare fulcro del rilancio e diventare protagonista. Per questo intendiamo creare spazi ad hoc per consentire lo svolgimento di attività, almeno un evento al mese per promuovere il territorio e suoi prodotti, potenziando la coordinazione tra gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione. Per raccontare Villadose all’esterno serve un grosso lavoro e un adeguato veicolo di marketing: ci stiamo ragionando, per ora posso confermare che il turismo diventerà un punto centrale della nostra programmazione per il prossimo biennio”.
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