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ROVIGO

Fuori da Casa Serena e rifiutati da Ater

Un'altra doccia freddissima, per gli anziani e per le famiglie

"Le famiglie sono costrette a pagare le rette. E sfumano i risparmi di una vita"

Non cessano i problemi per gli anziani ospiti degli appartamenti di Casa Serena, a cui è stato di recente comunicato di non aver più diritto all'abitazione Ater, proposta come soluzione alla chiusura definitiva dello stabile. Oltre al danno, quindi, la beffa, perché non solo non avranno più una casa dove trasferirsi ma saranno le famiglie, dove presenti, a doversi far carico della ricerca di un appartamento e delle eventuali spese extra da sostenere.

"Ci hanno chiamato dicendo che mia nonna non potrà avere una casa Ater perché non rientra con parametri Isee previsti - racconta la nipote di una ospite - Lei come tutti quelli che superano l'importo dell'Isee idoneo. L'Ater, infatti, non dà case al cittadino privato per cui noi parenti dobbiamo arrangiarci a cercare una casa, cosa che stiamo già facendo ma è veramente difficilissimo trovare qualcosa".

Con la chiusura forzata dello stabile in tempi brevissimi, cercare e trovare quindi una soluzione sarà praticamente impossibile, perché da anni le stesse agenzie confermano di non avere disponibilità. Ma anche se la dovessero trovare l'incognita è se questi anziani saranno in grado di sostenere un affitto a prezzo pieno e tutte le spese delle utenze, tra l'altro notevolmente aumentate.

"Non ricordo esattamente quanto sia l'importo mensile, di sicuro non è altissimo. Durante questa fase di ricerca abbiamo cercato di fare due conti e probabilmente sarà molto difficile che la pensione basti - aggiunge la giovane - Un appartamento non costa meno di 400 euro al mese, a cui vanno aggiunte le bollette, è molto probabile che faccia fatica a starci dentro". Nel frattempo quindi i parenti, comprensibilmente preoccupati, stanno girando per agenzie per trovare ai loro cari una casa.

"Molti appartamenti però sono vecchi, altri molto costosi, altri non adatti ad un anziano perché magari non hanno l'ascensore e lei non è in grado di fare le scale - specifica - Non capiamo perché chi si occupa di questa questione l'abbia semplicemente scaricata sulle famiglie senza porsi qualche domanda".

Una doccia freddissima per quegli anziani e parenti che, dopo l'incontro con il commissario Stella, avvenuto proprio tra le mura di Casa Serena, si erano tranquillizzati e adesso si trovano di nuovo a fronteggiare un grandissimo problema. "Ci risulta che il Comune abbia tentato di chiedere ad Ater se fosse possibile dare queste case ai privati, probabilmente vista la necessità di trovare una soluzione per queste persone - conclude la nipote - ma pare sia stata Ater stessa a dire di no proprio perché, stando all'Isee, non ne hanno diritto".

La speranza di salvezza quindi ora cade nelle mani dei parenti, per chi è fortunato ad averli, e dei servizi sociali che in queste ore stanno lavorando per sbloccare la situazione. "I servizi sociali stanno seguendo tutte le singole situazioni e le soluzioni sono ancora in studio, anche con Ater - conclude l'assessore al welfare Mirella Zambello -. Sono giorni in cui la situazione Iras è ancora in evoluzione".

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