Cerca

ADRIA

“Fare politica è non fare da soli”

Appello alle comunità cristiane: “Sostenere gli amministratori senza guardare gli schieramenti”

“Fare politica è non fare da soli”

“La politica è interesse di tutti l'importante è capire che non si può fare da soli” è il forte messaggio lanciato da Leonardo Becchetti dal palco del teatro Ferrini alla conferenza “Una politica generativa” promossa dall’Azione cattolica della Cattedrale in collaborazione con il Movimento lavoratori Ac e l’ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro.

Numerose le autorità civili e religiose presenti: dal sindaco al presidente della Provincia, dal vescovo al presidente dell’ente Parco, dall’arciprete della Cattedrale al presidente del consiglio comunale. Purtroppo scarsa la partecipazione del pubblico, sicuramente frenata dalla serata gelida e dal fascino di Sanremo.

“Anche le imprese non possono pensare solo al profitto – ha esordito l’economista e docente dell’Università di Roma Tor Vergata - senza dimenticare il bene comune, in particolare in questo momento bisogna pensare al rispetto dell'ambiente. Per fare ciò occorre essere generativi che significa fare una cosa che ha un forte impatto. Questo si ha quando la cosa che facciamo ci rende felici, cioè quando dà un senso alla nostra vita, quando ci fa desiderare, perché è solo quando si desidera che si raggiungono gli obiettivi che ci si prefigge e siamo felici di poterli raggiungere”.

E ancora: “E’ dimostrato che le persone generative vivono più a lungo. La generatività è passione per gli altri: oggi si può misurare. Si può misurare anche quando un territorio è generativo e lo è quando crea le condizioni per generare la fioritura delle persone promuovendo ad esempio start up, brevetti, longevità attiva”.

A questo punto ha ricordato che è stato creato Next, Nuova economia per tutti: un incubatore di 40 associazioni, imprese e comuni per accompagnarli verso la generatività. L'amministratore di tutti questi enti deve mettere in moto le energie dei cittadini con meccanismi partecipativi.

Prosegue Becchetti: “Anche le amministrazioni del Polesine possono essere generative, nonostante ci siano pochi giovani e molti di essi emigrino in altre regioni o all’estero. Un’azione importante può essere orientare i giovani verso le nuove professioni, verso quelle professioni richieste dai cambiamenti per rispondere alle sfide climatiche in atto, insieme al problema delle fonti energetiche rinnovabili che è l’altra faccia della medaglia”.

Secondo l’economista “oggi abbiamo bisogno di operatori che sappiano misurare la Co2 e orientare la produzione e il mercato verso prodotti ecocompatibili con la sfida climatica ed ecologica. Serve per questo coniare un glossario di parole fertili: sussidiarietà, inclusione, cittadinanza attiva, partecipazione, per poi passare alle attività che le rendono fattibili”.

Indicando alcune azioni concrete il professore universitario ha osservato che “uno dei passi da fare è sicuramente quello di creare ‘comunità energetiche’ per superare il problema climatico e la crisi energetica attuale: è facoltà di alcuni soggetti produrre energia elettrica rinnovabile e cederla ai cittadini che semplicemente decidono di comperarla con un risparmio sulla bolletta di circa il 75%. Tutto questo senza bisogno di effettuare un investimento o costruire un impianto in proprio. I cittadini devono semplicemente comperare questa energia pulita e basso costo”. Avverte Becchetti: “Il Pnrr mette a disposizione 2,2 miliardi per fare comunità energetiche per i comuni sotto i 5.000 abitanti: è importante sfruttarli. La transizione energetica più difficile da fare senza incentivi economici è quella del consumo energetico da parte delle abitazioni mentre l'imprenditore si riconverte più velocemente”.

Rivolgendosi al cosiddetto mondo cattolico, ha ammonito: “Le comunità cristiane oggi devono impegnarsi a sostenere gli amministratori nel loro operato; devono essere a loro fianco senza guardare i colori degli schieramenti politici, ma solo il bene comune. Scendere in piazza oggi per un cristiano significa anche essere presente sul digitale: il ‘pozzo della samaritana’, ovvero il luogo in cui ci si incontra, oggi è la rete”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400