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Lo smog non dà tregua, aria pessima

Allerta arancione almeno fino a lunedì, poi potrebbero tornare il freddo e la pioggia.

Lo smog non dà tregua, aria pessima

Ancora smog a livelli record. Resta l’allerta arancione a Rovigo ma i superamenti dei limiti di guardia sono ormai sette di fila. Ed ancora una volta la concentrazione di pm10 ha sfiorato quota 100. In particolare a Rovigo nella rilevazione Arpav di giovedì, l’ultima disponibile, è stata toccata quota 98, di poco al di sotto dei 100 quindi. Il giorno prima era stata toccato i valore record di 118. Smog alle stelle anche a Badia (103) e Adria (86) a dimostrazione che l’aria irrespirabile è in tutto il Polesine e in gran parte del Veneto dove da giorni vige l’allerta arancione e dove in alcune città entrerà in vigore l’allerta rossa (Este Vicenza, Venezia).

A Rovigo, invece, per ora rimane l’allerta arancione ed anche le previsioni dei prossimi giorni annunciano il rimanere di questa situazione almeno fino a lunedì prossimo. Con il soprasoglia di giovedì scorso sono già 19 i superamenti del limite di guardia a Rovigo (50 microgrammi di pm10 per metro cubo di aria) quando il massimo consentito in un anno è di 35.

Aria irrespirabile quindi e misure dell’allerta arancione che provano a mitigare la concentrazione delle polveri sottili. Prevede lo stop alla circolazione di auto Euro 1 ed Euro 2 a benzina e fino alle Euro 5 invece per il diesel. Mentre per gli autoveicoli trasporto merci (categoria N) lo stop è fino agli Euro 4. In più, moto e motorini Euro 0 e Euro 1. E ancora: il divieto di falò e combustione delle biomasse, vietati pure i barbecue. Inoltre è prevista una riduzione dell’uso delle centrali per il riscaldamento: con il colore arancione il limite è di 18 gradi sempre tolleranza di 2 gradi. L’attivazione dell’allerta arancione è segnalata dal bollino arancione (che a vista sembra giallo) sul sito web del Comune di Rovigo e da comunicazioni sui pannelli stradali lungo la rete viaria cittadina. Per spazzare via la cappa di smog che da giorni stazione sull’intero Bacino padano occorrerà attendere il cambio del meteo, annunciato per la prossima settimana.

Gli esperti di 3B meteo dicono che “dal 23-24 febbraio e nei giorni successivi giungono ulteriori conferme su un cambio deciso di scenario. L’anticiclone infatti dovrebbe venire smantellato dalla discesa di venti artici dal Nord Europa verso il Mediterraneo. Tuttavia ad oggi ci sono ancora ampi margini di incertezza sulla traiettoria di queste correnti, dalle quali dipenderà poi entità e distribuzione delle precipitazioni e l’andamento delle temperature. In parole povere: è molto probabile assistere al ritorno di pioggia e neve (quantomeno in montagna) da metà della prossima settimana, ma non è ancora possibile stabilire nei dettagli dove. E’ comunque plausibile un sussulto invernale con successivo calo generale delle temperature a partire dal Nord, dove tra l’altro è auspicabile il ritorno della pioggia dal momento che le regioni settentrionali, ricordiamo, soffrono ancora un pesante deficit idrico”.

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