Casa Serena diverrà uno studentato

La gara Iras dei 110 ostacoli si avvicina al traguardo. Ieri pomeriggio ne è stato superato un altro. Quello relativo all’accordo fra Comune e Ater per il valore da dare a Casa Serena. “Un altro tassello - ha dichiarato il prefetto Clemente Di Nuzzo - per un risultato che si fa sempre più vicino. La volontà delle parti di arrivare ad una intesa è stata ribadita anche oggi. Ora si tratta di definire anche gli ultimi dettagli”.

Un accordo a step, quindi, quello che si profila dopo il vertice di ieri pomeriggio in prefettura. Un summit che ha seguito quello di giovedì scorso e che ha preceduto quello di venerdì prossimo. Tutti incontri per esaminare, limare e puntualizzare i singoli aspetti dell’intesa.

In prefettura c’erano il sindaco Edoardo Gaffeo, il direttore generale dell’Ulss Patrizia Simionato, il presidente Ater Rovigo Guglielmo Ferrarese e poi dirigenti e tecnici. L’ostacolo superato ieri, come detto, è quello relativo al valore della porzione di Casa Serena che dovrà essere acquistata da Ater nel quadro dell’accordo di programma. Il Comune di Rovigo, in questo senso, ha rivisto il valore della perizia alla luce di alcuni interventi di manutenzione che non erano stati realizzati della parte di edificio che acquisirà Ater. E così la stima di 2,2 milioni di euro, base della cessione, si abbassa, anche se la cifra sarà indicata con precisione solo oggi.

Alla luce di questa limatura Ater ha confermato l’intenzione di procedere all’accordo e di mettere l’intervento su Casa serena fra i suoi programmi. L’accordo che sarà sottoscritto prevede la cessione del 45% circa di Casa Serena ad Ater. Che ne ricaverà da 42 a 46 alloggi per studenti. Appartamenti per una o due persone, da 45 o 55 metri quadrati. In tutto uno studentato per una settantina di studenti. Un intervento che richiederà circa 7 milioni di euro, che andranno a sommarsi alla cifra per l’acquisto (sui 2 milioni). In tutto un investimento di circa 9 milioni di euro. Nella convenzione che legherà il Comune e Ater si punta anche a ridurre sensibilmente gli oneri di urbanizzazione a carico di Ater

Superato questo scoglio ora le parti impegnate nell’operazione salva Iras dovranno definire gli ultimi dettagli, fra questi la richiesta di Iras di poter utilizzare la cucina di Casa Serena (una delle grandi fonti di polemiche e debiti) ancora per un po’ di tempo.

In questi giorni quindi Comune, Regione e Iras metteranno a punto il testo che dovrà essere condiviso o già venerdì prossimo o ad un successivo vertice nella prossima settimana. E’ come se dopo aver definito il quadro generale dell’accordo si dovessero sistemare tanti altri piccoli dettagli.

Definito il testo dell’accordo di programma in ogni sua virgola poi il Comune lo porterà in consiglio comunale per il voto che darà mandato al sindaco di firmare l’intesa stessa. In quel momento ci sarà anche il via all’erogazione dei 3,1 milioni di euro. La Regione invece dopo aver cambiato la destinazione d’uso di Casa Serena erogherà il prestito di 3,8 milioni ad Iras, che userà per ridurre il proprio debito con banche e fornitori. Infine ci sarà l’intesa fra Comune e Ulss per realizzare nella parte di Casa Serena che resterà a Palazzo Nodari centri diurni e spazi per corsi di infermieristica. Un passo dopo l’altro.