VOCE
ADRIA
25.02.2023 - 06:00
Il clima è cambiato: è senza dubbio una verità, ma non tutta la verità. Sicuramente il clima degli ultimi anni non è quello di 50 anni fa e indietro nei secoli. Il clima è cambiato ma non si è passati dalla situazione A alla B. Il vero problema è che si è passati da una situazione A abbastanza prevedibile a una situazione B ancora del tutto instabile e imprevedibile.
A farne maggiormente le spese è il comparto agricolo i cui ritmi sono sempre stati legati alle stagioni. Il meteo è sempre stato il grande amico del coltivatore con le sue stagionalità previste e quasi scontate. Oggi, purtroppo, non è più così: il meteo sta diventando sempre più il più grande nemico di agricoltori e allevatori. Nell’ultimo mezzo secolo è cambiato tutto, il meteo è quasi impazzito, non si capiscono più le stagioni, si alternano lunghi periodi di siccità a momenti di intense precipitazioni al punto che è stato coniato il termine di “bombe d’acqua”.
In attesa che si possano vedere gli effetti positivi, ma servono decenni, dei cambiamenti nei sistemi produttivi, nei consumi e negli stili di vita per cercare di fermare il surriscaldamento, la madre di tutti i problemi climatici, il mondo agricolo la necessità di correre ai ripari per consentire di lavorare e consentire ai contadini di restare legati alla propria terra. Questo il messaggio lanciato ieri pomeriggio dal convegno “Coltivare la protezione: i rischi in agricoltura e le sfide del cambiamento climatico” organizzato da Itas mutua nella suggestiva e sontuosa cornice del teatro Comunale.
L’incontro ha visto una larga partecipazione dei operatori del settore primario, addetti e funzionari di associazioni ed è stato aperto dal saluto dei presidenti di Condifesa: Mauro Giuriolo per la provincia di Rovigo e Gianluigi Zucchi per Ferrara-Bologna.
“La data di questo convegno - ha esordito Giuriolo - ci ricorda una dolorosa ricorrenza, la tragedia bellica in Ucraina che da un anno ha svolgendo l’Europa e gran parte del mondo. Tutti auspichiamo che al più presto si facciano tacere le armi, tutta questa ricorrenza ci ricorda drammaticamente quanto gli scenari siano incerti, quanto ogni evento in ogni parte del mondo abbia ricadute in quello che un tempo potevano chiamare il ‘nostro piccolo mondo’. Tutto questo deve darci più stimoli per affrontare le nuove sfide".
"A queste instabilità - ha proseguito Mauro Giuriolo - si aggiunge l’imprevedibilità del meteo e gli eventi catastrofici naturali dalla siccità alle esondazioni sempre più frequenti e sempre più rovinose, soprattutto per chi opera in agricoltura. Per questo - ha insistito con forza - dobbiamo diffondere la cultura del rischio che può consentire di operare con maggior serenità nei nuovi contesti che abbiamo di fronte a noi: dalla volubilità dei mercati globali, ai cambiamenti climatici”.
Sui cambiamenti climatici, sulle cause e sulle conseguenze si è soffermato in maniera approfondita, servendosi di interessanti slide, Dino Zardi professore ordinario di fisica dell’atmosfera dell’università di Trento. Il quale ha concluso con un appello ai giovani: “Nel 2018 le università di Trento e Innsbruck hanno siglato un patto di collaborazione per avviare la doppia laurea magistrale in meteorologia ambientale, finora sono usciti 26 laureati che subito hanno trovato occupazione nel mondo agricolo e nelle assicurazioni: un’opportunità per tanti altri giovani”.
Altrettanto interessante l’intervento, fuori programma di Helga Cosolo che ha illustrato gli straordinari risultati che si stanno ottenendo con l’ozonoterapia, ovvero creando un’adeguata soluzione tra ozono e olio, quest’ultimo di girasole o di oliva bio. Risultati sorprendenti sono stati ottenuti nel combattere l’Xylella fastidiosa che sta distruggendo gli antichissimi olivi del Salento, così pure nella moria del kiwi e nella prevenzione degli attacchi al tabacco in Toscana. Risultati significativi anche nel miglioramento della qualità e della difesa delle nocciole del Viterbese, del Prosecco di Valdobbiadene e contro la batteriosi che colpisce mele e pere in Toscana.
Sono seguite due tavole rotonde: nella prima si sono confrontati Andrea Berti direttore Asnacodi e Loris Bonato responsabile rischi agricoli Itas mutua; nella seconda sono state raccolte le testimonianze dal campo con Virginia Taschini e Pietro Petrobelli delle rispettive omonime aziende agricole, quindi Enrico Zattin, Mattia Capuzzo e Federico Baldon della compagnia assicurativa. Le conclusioni sono state affidate ad Albano Agabiti, presidente nazionale Asnacodi, ricordando un anno e due secoli di esperienza di Itas mutua.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE