VOCE
LENDINARA
04.03.2023 - 19:05
Serata partecipata al Teatro Ballarin di Lendinara che ha visto l’incontro fra i vertici di Ecoambiente e del Consiglio di Bacino e la cittadinanza che hanno presentato le loro domande alla tariffa puntuale che verrà applicata in città a partire dal primo aprile.
Il nuovo sistema era già stato annunciato, ma mancava una panoramica dei costi che i cittadini di Lendinara pagheranno non più al Comune ma direttamente a Ecoambiente, con una bolletta che, come hanno precisato, prevederà in chiaro l'Iva, permettendo così alle aziende di poterla scaricare. La tariffa puntuale “è un sistema di prelievo che permette di pagare in base alla quantità di rifiuto secco che residua dopo la raccolta differenziata”.
La tariffa adottata fino ad oggi, infatti, si basava su un calcolo legato ai metri quadrati dell’immobile di residenza, mentre la nuova tariffa sarà legata “in parte alla quantità (volume) dei rifiuti prodotti e ai servizi resi di asporto rifiuti al singolo cittadino, o meglio alla singola utenza (domestica e non domestica)”. La struttura della tariffa si basa sul calcolo delle persone del nucleo familiare e non più sulla metratura della casa. Nel dettaglio una famiglia composta da un elemento andrà a pagare 175,77 euro, una da due 270,29 euro, una da tre 317,85 euro, una da quattro 378,82 euro, da cinque 433,98 euro e chi ha più di sei componenti del nucleo familiare pagherà 480,63 euro.
La tariffa è costituita da due parti principali: una quota fissa e una quota variabile che crescerà di 14 euro per ciascuno svuotamento del contenitore da 120 litri del secco residuo, in più rispetto a quelli permessi. La quota fissa invece è annuale e copre i costi generali del servizio (come le strutture fisiche, le risorse umane, gli strumenti informatici) e i servizi svolti per la collettività (come lo spazzamento delle strade, la pulizia del territorio, lo svuotamento dei cestini pubblici, ecc.). Più si adotterà una raccolta differenziata efficace, meno alto dovrebbe essere l’importo della quota variabile.
Le due novità sono l'introduzione della tariffa del verde (35 euro all’anno per un bidone da 240 lt la cui raccolta è prevista 42 volte l’anno, maggiormente concentrate nei periodi di vegetazione attiva) e la riduzione della quota variabile per chi ha scelto l’autocompostaggio della frazione organica umida. La quota di verde eccedente potrà essere portata dall’utenza all’ecocentro comunale.
La maggior parte della tariffa variabile sarà quindi determinata dalla raccolta del secco residuo: tutti gli utenti avranno infatti a disposizione un numero di svuotamenti minimi del contenitore e dovranno pagare quelli eccedenti. Il numero di svuotamenti è determinato dal numero di componenti del nucleo familiare ed è equivalente tra chi ha a disposizione il bidone da 120 lt e chi invece possiede il contenitore da 30 lt. Per i possessori del bidone carrellato sono previsti annualmente nella quota minima 3 svuotamenti per la famiglia di un componente, 4 per due persone, 5 per tre abitanti, 6 per quattro persone, 7 svuotamenti per cinque persone e 8 svuotamenti annuali per nuclei familiare da più di sei persone. In caso di contenitore piccolo, invece, gli svuotamenti saranno 12 per un componente, 16 per due abitanti, 20 se il nucleo familiare è composto da tre persone, 24 per quattro persone, 28 per cinque e 32 se ci sono da sei a più abitanti. Dal 1° aprile verranno poi conteggiati, grazie ai codici apposti sui bidoni, gli svuotamenti di secco residuo che vadano oltre questa base annuale e andranno a comporre la parte variabile della tariffa.
Coloro che usufruiscono del sevizio “pannoloni e pannolini”, legato allo speciale bidone non vedranno costi aggiuntivi.
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