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ROVIGO

La “lectio” di Casini ai Concordi

Lo storico leader centrista è stato per anni di casa a Rovigo. Omaggio alla tomba di Bisaglia

La “lectio” di Casini ai Concordi

Oggi forse non è sempre così (mala tempora currunt), ma in mondo normale quando si vuole parlare di medicina si incontra un medico, se il tema è la poesia si cerca un poeta e quando invece l’argomento è la politica bisogna confrontarsi con un politico. Meglio ancora se un politico con la P maiuscola, di quelli - come si usa dire in maniera un po’ gergale - danno del tu alla materia.

E anche se tutti, forse, non lo capiscono, oggi in Italia parlare di politica con Pier Ferdinando Casini è come apprestarsi ad ascoltare una lectio universitaria.

L’occasione per incontrare il parlamentare bolognese, l’ultimo grande democristiano della nostra politica, ci sarà sabato mattina a Rovigo. A partire dalle 10.30 nella sala degli Arazzi dell’Accademia dei Concordi è infatti in programma la presentazione del nuovo libro di Casini, “C’era una volta la politica” (con il significativo sottotitolo: “Parla l’ultimo democristiano”).

L’appuntamento ufficiale è per sabato (11 marzo) alle 10.30 nella sala Arazzi dell’Accademia dei Concordi di Rovigo, quando il senatore Pier Ferdinando Casini presenterà il suo libro “C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano”.

Nel ripercorrere il suo lungo impegno politico, Pier Ferdinando Casini affronta le diverse stagioni della politica italiana, che lo hanno visto tra i principali protagonisti, dalla prima Repubblica fino ai nostri giorni quando, non dimentichiamolo, è stato fino all’ultimo in lizza per l’elezione al Quirinale.

L’incontro si svilupperà nella forma di intervista pubblica condotta dalla giornalista Giuliana Lucca.

Per molti politici ed ex politici rodigini sarà anche un’occasione per incontrare un vecchio amico. Casini infatti è stato per anni di casa a Rovigo. Non è un caso che prima dell’appuntamento pubblico, il senatore Casini si recherà al cimitero cittadino, per un momento di preghiera e di omaggio sulla tomba del senatore rodigino Antonio Bisaglia, scomparso nel 1984, il suo “maestro politico”.

Oggi che anche lui è diventato grande, ma conserva quella faccia giovane e quel sorriso che fa tanta invidia (ma a Bologna c’è l’elisir di eterna gioventù?), parlare di politica è forse diventato più complicato rispetto al passato. Ma non per questo meno affascinante. Anzi. Perché la politica offre un senso, e un onore, all’esistenza e al proprio impegno se viene vissuta con passione. Altrimenti è un’altra cosa. Tutto qui.

“Nel 1983 - racconta il senatore Casini, oggi decano di Palazzo Madama - ho mosso i primi passi nel Palazzo mentre Amintore Fanfani, il grande aretino, uno degli artefici della ricostruzione italiana, stava per rassegnare le dimissioni dal governo. Oggi, dopo quarant’anni, la romana Giorgia Meloni, orgogliosamente di destra, è diventata da qualche tempo la prima presidente del Consiglio donna del nostro Paese. E’ passata una vita ed è cambiato il mondo. Sono grato al destino che mi ha consentito di conoscerli entrambi, come tutti i massimi protagonisti della vita della Repubblica”.

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Commenti all'articolo

  • frank1

    09 Marzo 2023 - 12:06

    curriculum vitae:entra nelle Dc...poi con il berlusconi centro dx...poi la tentazione con il centro sx in europa...e nel 2022 rientra con il pd!!!! cosi' fanno 39 anni consecutivi in politica!!! il podio a chi lodiamo?? a lui o a mastella???

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