Cerca

VENETO E DIRITTI

A Padova si potrà cambiare sesso

Lo ha reso noto il presidente della Regione

A Padova si potrà cambiare sesso

Il policlinico universitario di Padova predisporrà un progetto per prendere in carico i pazienti decisi a intraprendere il percorso di cambiamento di sesso. Una terapia, interamente sotto l’egida della sanità pubblica e stabilita dai “livelli essenziali d’assistenza”, che partirà - come ha svelato il governatore Luca Zaia - dall’opera preliminare di orientamento dell’assistito per arrivare poi ad accompagnarlo fino al termine del percorso per cambiare genere.

A stabilirlo, la delibera approvata nei giorni scorsi dalla giunta regionale, “a voti unanimi e palesi” e dunque senza nessun tipo di resistenze politiche da parte delle forze di maggioranza, e che (forse già oggi) sarà pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione, diventando effettiva.

Quindi, palla all’azienda ospedaliera di Padova che dovrà, operativamente, realizzare il nuovo centro regionale. Nel documento, di cui è stata relatrice l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, si fa esplicito riferimento alla “disforia di genere” e si stabilisce che il nascente centro specializzato dovrà “elencare le fasi della transizione, inquadrare le attività pre e post operatorie, le consulenze specialistiche, l’organizzazione dei meeting multidisciplinari e le professionalità sanitarie da coinvolgere”.

L’ospedale dovrà dunque occuparsi della diagnosi della disforia e della presa in carico del paziente, valutando anche il via libera ad eseguire il percorso in strutture al di fuori del Veneto. L’azienda ospedale di Padova è stata scelta, svela ancora la Lanzarin, perché “rappresenta la sede professionalmente più adeguata per il centro di riferimento regionale per tali disturbi”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400