Cerca

villanova del ghebbo

Crematorio, il sindaco risponde

"Abbiamo invitato anche le associazioni di categoria, che non si sono presentate"

Crematorio, il sindaco risponde

Tiene banco ancora in paese la questione legata alla prospettata realizzazione di un impianto crematorio, dopo la presa di posizione anche dell’associazione agricola Cia di Rovigo che lancia un messaggio contrario a questo insediamento.

Naturalmente non si è fatta attendere la presa di posizione del sindaco Gilberto Desiati il quale tende a sottolineare: ”Ma quando sono stati invitati i rappresentanti con una Pec per la variante relativa all’impianto di cremazione, non si è presentata nessuna associazione di categoria. Preciso che quando è stato presentato il progetto nel 2018 non vi era nessuna associazione, questo anche durante la campagna elettorale 2019, per il mio secondo mandato, che citava espressamente nel programma elettorale la futura realizzazione di questo impianti. Gli associati nonché i comitati e le associazioni mi sembra che non valutino i programmi elettorali, ma arrivino quando si è al termine di un iter di circa quattro anni".

"Inoltre tengo a sottolineare che il rischio inquinamento da Pm10 è un falso tema, perché se si volesse risolverlo bisognerebbe intervenire sulle cause: riscaldamento condomini, camini privati, stufe e pellet. Certamente anche il traffico veicolare è un tema che si sta risolvendo: le nuove vetture sono ad emissioni pressoché zero rispetto a quelle del passato, ovviamente dalla tecnologia e dalla tecnica usciranno le soluzioni per il rispetto e la tutela ambientale".

"Il vero problema è che è più facile fare consenso sul dissenso, che lavorare con la programmazione e la progettualità politica, che c’è stata , ed è stata condivisa dal 2018, nel programma elettorale presentato alla cittadinanza nel 2019. Tengo a precisare, inoltre, che le emissioni sono risibili, senza ricadute sui terreni, per questo vi è l’autorizzazione Arpav e Regione Veneto ‘direzione sanità. Poiché la scienza ammette sempre il dubbio, non sono rimasto silente alle obiezioni ricevute, ma ho provveduto ad allertare sia l’Arpav che la Direzione Sanitaria della Regione Veneto su quanto riportato nel documento del ‘Comitato del No’, chiedendo ovviamente opportuni chiarimenti”.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400