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IL CASO

Il caro materie prime mette a rischio i progetti

Una situazione potenzialmente esplosiva, in chiave Pnrr e rispetto dei tempi

Il caro materie prime mette a rischio i progetti

I fondi del Pnrr sono a rischio in gran parte d'Italia, ma Rovigo corre ed è vicina al traguardo. In attesa della presentazione del nuovo stato di avanzamento da parte di Italia Domani, secondo la Nota di aggiornamento al Def (Nadef), presentata il 27 settembre scorso, entro il 31 dicembre 2022 dovremmo aver speso 20,5 miliardi di euro, praticamente la metà dei 41,4 miliardi previsti inizialmente dal Def.

In questo caso, l’aumento del costo dei materiali avvenuto nell’ultimo anno ha frenato enormemente la realizzazione di molte opere pubbliche, facendo “saltare” molti obbiettivi previsti dal Pnrr. Ma, fortunatamente Rovigo è a buon punto e non teme le scadenze. Lo spiegano il Presidente della Provincia, Enrico Ferrarese e l’assessore ai lavori pubblici del Comune capoluogo, Giuseppe Favaretto.

“Noi abbiamo un portafoglio di 41 milioni euro di fondi del Pnrr, 31 milioni dei quali per i lavori pubblici - spiega l'assessore ai lavori pubblico del Comune di Rovigo, Favaretto - Tutti questi progetti finanziati hanno un cronoprogramma ben preciso da seguire, molti di questi sono già in esecuzione, altri vanno approvati in questi mesi e via dicendo".

Ma riusciremo a portare a termine i progetti, pena la restituzione del finanziamento? "Stiamo seguendo rigorosamente il nostro cronoprogramma - sottolinea Favaretto - siamo adempimenti per tutti i finanziamenti assegnati. In Comune a Rovigo non si registrano criticità. Siamo in linea su tutto sia in termini di progettazione, che di affidamento lavori".

E anche per quanto riguarda la Provincia, non si ravvisano criticità, come sottolinea il presidente Enrico Ferrarese. "In realtà il sistema è diverso per le Province - commenta Ferrarese - Abbiamo avuto finanziati una serie di interventi che sono su strade, ponti e scuole, me è un sistema è un po' semplificato per noi. Diciamo che i fondi arrivano direttamente. Comunque siamo tendenzialmente in linea con il cronoprogramma. È chiaro che c'è da correre, ma stiamo procedendo bene". Ciò che preoccupa il Presidente, infatti, non sono i lavori straordinari finanziati, ma trovare i soldi per fare tutto il resto. L'ordinario. "Questi milioni di lavori finanziati, vincolati alla messa in sicurezza strutturale di strade, ponti e scuole verranno spesi - spiega Ferrarese - ma per il resto a noi manca la spesa corrente. Non abbiamo soldi per imbiancare un muro, sistemare i bagni, perché, seppure siamo per vie giudiziarie, allo stato attuale continuiamo a versare le rate dei derivati. E non possiamo fare altro".

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