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ROVIGO

Imparare da chi si oppone alla mafia

Incontri con Libera, casa Impastato, visita sui luoghi delle stragi di Falcone e Borsellino

Imparare da chi si oppone alla mafia

Gli alunni della classe 4C delle scienze umane del liceo Celio-Roccati di Rovigo hanno partecipato al progetto Libera il g(i)usto di viaggiare, dell’associazione Libera in collaborazione con la cooperativa Palma Nana, che ha permesso loro di compiere un toccante viaggio tra territori e realtà tolte alla mafia e luoghi di memoria.

Il 27 febbraio Scorso la classe 4C scienze umane, accompagnata dalla professoressa Anna Allodoli e dal professor Mauro Prando, è partita per un viaggio di 4 giorni a Palermo fatto di scoperta, apprendimento e riflessione con l’obiettivo di promuovere una cultura della legalità e della giustizia contro tutte le mafie.

Durante il viaggio molte sono state le tappe significative; particolarmente interessante per i ragazzi è stata la visita alla “Casa memoria Felice e Peppino Impastato” a Cinisi, dove gli alunni hanno avuto l’opportunità unica di incontrare Luisa, la nipote di Peppino Impastato, che decise di lottare apertamente contro la mafia, anche a costo della sua vita.

Successivamente, gli alunni si sono recati nel Giardino della Memoria di Capaci dove il 23 maggio 1992 vennero uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta e in Via d’Amelio dove 57 giorni dopo morirono Paolo Borsellino e la sua scorta. Il secondo giorno, al quartiere la Kalsa di Palermo è avvenuto l’incontro con l’associazione di turismo responsabile ecologico “Palma Nana” grazie alla quale i ragazzi hanno conosciuto l’ambiente in cui sono cresciuti i giudici Falcone e Borsellino.

La giornata è poi continuata nella sede di “Addio pizzo”, dove un attivista ha illustrato l’obiettivo dell’associazione che si impegna nella promozione di un’economia virtuosa e libera dalla mafia. Interessante a questo proposito si è rivelata la visita, l’ultimo giorno, alla “Cantina Centopassi” in cui si coltivano terre confiscate a Giovanni Brusca e all’agriturismo Portella della Ginestra dove i ragazzi hanno assaporato i piatti della tradizione siciliana.

Il terzo giorno la classe ha assistito a due realtà dove si contrappongono la bellezza e la ricchezza del centro storico, in particolare la cappella palatina, la cattedrale, i quattro canti e il mercato di Ballarò e la triste realtà che si nasconde nel quartiere di Sperone in cui i ragazzi sono stati colpiti dalle testimonianze e dalle condizioni di vita delle persone del luogo. La classe è stata accompagnata, durante i 4 giorni, da Agnese e Gabriele, due bravissimi mediatori culturali che hanno aiutato i ragazzi ad incontrare le persone e le loro storie raccontate nei luoghi carichi di memoria e di vita.

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