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ULSS 5 POLESANA

Direttrice generale promossa a pieni voti

Prando: “Ritrovata importanza dei presidi locali e investimento in tecnologie e personale”

Direttrice generale promossa a pieni voti

I sindaci del Polesine promuovono a pieni voti Patrizia Simionato. Il direttore generale dell’Ulss ha ottenuto 20 punti (su 20) nella pagella relativa al proprio operato nel 2022, compilata dalla Conferenza dei primi cittadini, convocata dal presidente Luca Prando l’altro giorno.

Come ogni anno, la Conferenza ha dovuto valutare quanto fatto dalla dg: una “pagella” che sarà poi inviata in Regione e che andrà a comporre la valutazione del lavoro svolto dal dg assieme ai giudizi che verranno espressi, nelle prossime settimane, da giunta e consiglio regionale.

In attesa che Venezia si esprima, però, i sindaci del Polesine non hanno dubbi: massimo punteggio per Patrizia Simionato. Che, per carità, non vuol dire che nella sanità di casa nostra siano tutte rose e fiori: “Esistono delle criticità, dovute soprattutto alle difficoltà di trovare specialisti e medici di base, ma il direttore generale dell’Ulss 5 è persona capace, che sa portare avanti il proprio lavoro arricchendo continuamente il nostro territorio”. Una valutazione condivisa all’unanimità dai colleghi sindaci.

La riunione dei primi cittadini è stata aperta proprio dall’intervento di Prando che, in qualità di presidente, ha tracciato un bilancio sullo stato di salute della sanità di casa nostra.

“Da presidente - ha rimarcato - vivo quotidianamente, al fianco della direzione dell’Ulss, le varie problematiche esistenti sul nostro territorio, ma di pari passo vivo anche le soddisfazioni quando il lavoro fatto dà i suoi frutti. In particolare - ha aggiunto - voglio sottolineare in modo positivo come la dg si sia adoperata per rinnovare le strutture e le dotazioni tecnologiche dei nostri presidi sanitari: un modo, anche, per rendere la nostra Ulss attraente affinché quelle, ahimè poche, figure professionali disponibili possano scegliere di venire a lavorare in Polesine”.

Nonostante l’assenza di medici - ha sottolineato ancora Prando - “rispetto al 2021 l’organico della nostra Ulss è aumentato di 200 unità, facendo dunque fronte anche a turn over e pensionamenti. In particolare, ci sono 18 nuovi direttori di unità complessa, di cui cinque ad Adria. Una dotazione che ha consentito di ripristinare funzioni fondamentali anche nei nostri punti ospedalieri”.

E proprio sul ritorno ad investire su tutti gli ospedali del territorio ha battuto, particolarmente, Prando. “Nel 2019 - ha ricordato - sembrava che le nostre strutture periferiche dovessero fare una triste fine. Invece, forse, il Covid ci ha fatto riconsiderare l’importanza dei presidi sanitari territoriali, disincentivando la tendenza all’accorpamento delle strutture. Nel 2021 e nel 2022 dunque siamo andati verso il rinnovamento e la riqualificazione dei centri dislocati rispetto a Rovigo: penso ai nuovi primari per Adria, a un pronto soccorso sempre operativo e a un centro nascite ancora in funzione. Lo stesso discorso vale per Trecenta; a Castelmassa abbiamo recentemente inaugurato il nuovo punto sanità, e così via. Un impegno, quello per il territorio, che fa sì che la nostra valutazione dell’operato di direzione generale, dirigenza e staff sia assolutamente positiva”.

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