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Il neo sindaco: “Velox spento, non lo accenderò”

Dopo il colpo di mano della giunta uscente, Paolizzi annuncia il dietrofront. “E voglio spostarlo”

Elena Paolizzi si candida sindaco

Elena Paolizzi

Dopo il colpo di mano della giunta uscente, Paolizzi annuncia il dietrofront. “E voglio spostarlo”

Niente multe. Sospiro di sollievo per gli automobilisti polesani: l’autovelox di Bosaro, sulla Statale 16, non era ancora stato riattivato dalla polizia locale nonostante la delibera di indirizzo approvata dalla giunta uscente lunedì 3 giugno. E non verrà attivato neanche in futuro. Anzi, da lì, quel rilevatore di velocità, deve sparire: è questa l’indicazione del nuovo sindaco del paese del 45° parallelo, Elena Paolizzi.

Soltanto mercoledì pomeriggio, a meno di 48 ore dalla proclamazione, Paolizzi si era trovata a fare i conti con una grana non da poco: dai cassetti del Comune, infatti, è saltata fuori la delibera con cui la giunta uscente, cinque giorni prima delle elezioni, aveva disposto la riaccensione dell’apparecchio, installato sulla Statale 16 alle porte del paese, in un tratto in cui il limite di velocità è di 50 chilometri orari.

Apriti cielo: per Paolizzi, nel cui programma elettorale spiccava la contrarietà all’autovelox, un problema non da poco (“Ci hanno voluto mettere in difficoltà”, le sue prime parole), specialmente perché non era chiaro se, nel frattempo, fosse stata data attuazione alla delibera. E, dunque, se il velox - nel silenzio generale - fosse già attivo o no: un problema, potenzialmente, da (almeno) centinaia di multe.

Ieri mattina, poi, la comunicazione ufficiale del nuovo sindaco e il sospiro di sollievo: l’autovelox di Bosaro non è ancora stato attivato dalla polizia locale. E, a questo punto, non verrà riattivato affatto. “Ho parlato con la polizia locale - spiega Paolizzi - e mi è stato assicurato che l’apparecchio non è ancora stato attivato. Ora sto leggendo tutte le carte relative all’installazione dell’autovelox sulla Statale 16, per capire la strada da percorrere per non riattivarlo, nonostante la delibera del 3 giugno scorso. Ripeto: la mia intenzione è assolutamente quella di non accendere l’autovelox”.

Non solo: “Eventualmente - spiega Paolizzi, riservandosi di capire la questione una volta letti tutti i documenti - cercheremo di trovare una collocazione diversa per l’apparecchio. Certo, dovremo capire come fare: sto cercando di raccogliere tutti gli elementi che riguardano questa faccenda”. Per chiuderla, si spera, una volta per tutte.

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