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veneto
28.02.2025 - 11:30
La scomparsa di Marianna Cendron, avvenuta il 27 febbraio 2013, è una di quelle storie che lasciano un segno indelebile nella memoria collettiva. La giovane cuoca, originaria della Bulgaria e adottata da una famiglia di Paese, in provincia di Treviso, è svanita nel nulla dopo aver terminato il suo turno di lavoro al Golf Club di Castelfranco. Da allora, la sua famiglia vive nell'incertezza e nel dolore, in attesa di risposte che sembrano non arrivare mai.
Il giorno della scomparsa di Marianna coincide con eventi di grande rilevanza storica e politica: l'ultima udienza generale di Papa Benedetto XVI e le elezioni politiche italiane che portarono a un governo di larghe intese. Tuttavia, per la famiglia Cendron, quella data è segnata da un evento ben più personale e tragico. Marianna, che all'epoca viveva con un vicino di casa, aveva un appuntamento con il suo fidanzato, ma non vi giunse mai.
Le indagini sulla scomparsa di Marianna sono state complesse e piene di contraddizioni. Il decreto di archiviazione del 2018, firmato dal giudice Bruno Casciarri, ha evidenziato le numerose aporie e imprecisioni nelle testimonianze raccolte. Nonostante le opposizioni dei genitori, che hanno sempre creduto che la figlia non si fosse allontanata volontariamente, le indagini non hanno portato a risultati concreti. Le ipotesi sulla sorte di Marianna sono molteplici: un allontanamento volontario, un incidente stradale, un rapimento o addirittura un gesto estremo. Tuttavia, nessuna di queste teorie ha trovato conferme definitive. La possibilità di un rapimento da parte di un "terzo uomo" è stata esplorata, ma anche questa pista non ha portato a sviluppi concreti.
Per la famiglia Cendron, la scomparsa di Marianna è una ferita aperta. I genitori, Pierfrancesco Cendron ed Emilia Michielin, non hanno mai smesso di cercare la verità. La dichiarazione di morte presunta, avvenuta dopo oltre dieci anni di silenzio, non ha placato il loro dolore. Un recente post su Facebook di papà Pierfrancesco, in cui augura buon compleanno alla figlia, testimonia la speranza che Marianna possa ancora essere viva.
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