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Appello per ospedali più sicuri

“Servono più protocolli di emergenza, videosorveglianza, tutela legale e supporto medico”

Appello per ospedali più sicuri

“Basta aggressioni negli ospedali”: dopo l’ennesimo episodio di violenza verso personale sanitario, avvenuto domenica al pronto soccorso di Rovigo, la Cisl fp Padova Rovigo denuncia l’escalation degli episodi di violenza verbale e fisica nei confronti del personale sanitario e socio-assistenziale nell’Ulss 5 Polesana.

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“Infermieri, medici, operatori socio-sanitari, educatori, assistenti sociali ed il personale amministrativo sono sempre più frequentemente vittime di aggressioni durante lo svolgimento delle proprie funzioni, aggressioni che mettono a rischio la loro sicurezza e la qualità dei servizi erogati ai cittadini”.

Carlo Cogo, dirigente sindacale Cisl Fp dichiara: “Gli episodi di violenza, che spaziano dagli insulti fino a divenire vere e proprie aggressioni fisiche, rappresentano un fenomeno inaccettabile che necessita di un intervento immediato. L’ambiente di lavoro deve garantire la massima sicurezza per chi ogni giorno opera con professionalità e dedizione per garantire cure e assistenza alla comunità, mettendosi a servizio del prossimo”.

La Cisl Fp Padova Rovigo per voce del segretario generale Andrea Ricci chiede “un intervento concreto da parte delle istituzioni affinché siano realizzate misure efficaci per contrastare questa grave problematica”.

Risulta quindi indispensabile potenziare la sicurezza nei presidi sanitari, attraverso l’aumento della presenza di personale di vigilanza e l’installazione di sistemi di sorveglianza più efficaci. Attivare protocolli di emergenza rapidi ed efficaci per garantire interventi tempestivi in caso di aggressioni. Incrementare i protocolli di sicurezza nei confronti di soggetti già dimostratisi aggressivi nei confronti del personale sanitario. Avviare campagne di sensibilizzazione rivolte all’utenza, ai comuni e alle scuole per promuovere il rispetto e la tutela del personale socio-sanitario. Rafforzare la tutela legale degli operatori, garantendo una maggiore tutela giuridica nei casi di aggressione e atti intimidatori. Garantire la cura e il supporto al personale aggredito, fornendo assistenza psicologica e misure di reinserimento adeguate, poiché il trauma emotivo (e fisico) impatta pesantemente nella vita personale dell’operatore, creando dei danni permanenti. Implementare misure di sicurezza adeguate, a partire dagli ambienti di lavoro”.

La Cisl “continuerà a battersi per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti gli operatori, affinché possano svolgere il proprio compito senza il timore di subire ulteriori atti di violenza”.

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