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Admo in cattedra, in 12 “tipizzati”

L’associazione ha illustrato tutti i passaggi che portano a poter donare il proprio midollo osseo

Admo in cattedra, in 12 “tipizzati”

Admo sale in cattedra, e alla fine dell’incontro con gli studenti, nell’aula magna del Cubo, sede rodigina dell’università di Padova, in 12 hanno deciso di sottoporsi subito alla tipizzazione.

Si è tenuto ieri l’incontro informativo dell’Associazione italiana donatori di midollo osseo in collaborazione con università di Padova e Ulss 5 dal titolo “E tu di che tipo sei?”, per capire la compatibilità genetica con chi è in attesa di un trapianto. Sono stati coinvolti più di 50 studenti di infermieristica e, al termine dell’appuntamento, 12 partecipanti hanno deciso di sottoporsi subito alla tipizzazione in modo da diventare potenziali donatori Admo.

Il dottor Flavio Rossetti, medico pediatra dell’associazione, ha spiegato agli studenti tutti i passaggi che portano a diventare potenziali donatori di midollo osseo, dalla tipizzazione Hla tramite saliva o prelievo di sangue alle percentuali di chiamata effettiva - lo 0,5% - fino all'intervento vero e proprio.

“Quello che si va a trapiantare sono le cellule staminali emopoietiche da midollo osseo, che non è midollo spinale. Le tipologie di prelievo sono due: quella più utilizzata è l'aferesi, cioè un prelievo di sangue prolungato della durata di circa tre ore. Il sangue prelevato - ha sottolineato Flavio Rossetti - viene passato in un apparecchio che separa le cellule staminali emopoietiche dal resto. Il sangue, privato delle cellule, viene nuovamente trasfuso al donatore. Il secondo metodo è il prelievo da cresta iliaca, utilizzato specialmente se il ricevente è un bambino. Non c'è rischio per il donatore, il quale viene scelto solo se in buona salute”.

“Mi sono iscritto come donatore nel 2016 insieme alla mia squadra del Padova C5, dopo aver assistito a una testimonianza Admo. Io e i miei compagni ci siamo detti subito che era importante aderire. Poi ovviamente non ci ho più pensato fino alla fine di agosto 2020, quando ricevetti una chiamata: era l'ospedale. Stavo bevendo un aperitivo e mi trovavo in vacanza. Non ho esitato un momento - ha detto Luca Carraro, donatore Admo - ma non perché sono un eroe, semplicemente perché ero stato ben informato e sapevo di poter compiere un atto gratuito meraviglioso senza correre rischi. Ed è stata una delle più belle esperienze della mia vita”.

Per entrare nel registro dei donatori, oltre al prelievo per la tipizzazione, occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, pesare almeno 50 chili ed essere in buona salute. I fumatori non sono esclusi mentre chi ha dipendenze da droga o da alcol sì. La donazione è volontaria, gratuita e soprattutto anonima, per tutelare sia il donatore che il ricevente.

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