VOCE
VENETO
17.03.2025 - 12:37
Cosa spinge un uomo a sfidare le acque del Canal Grande a Venezia, mettendo a repentaglio la propria sicurezza e infrangendo le regole cittadine? Sabato 15 marzo, un interrogativo di questo genere è emerso con forza quando un turista, presumibilmente di origine turca, ha deciso di attraversare a nuoto il famoso canale, proprio sotto il ponte di Rialto.
Tale azione ha generato stupore, indignazione e acceso un vivace dibattito sulla necessità di tutelare Venezia e sulla condotta dei suoi visitatori. L'incidente è avvenuto in una mattinata apparentemente tranquilla, ma ben presto si è trasformato in un evento capace di attirare l'attenzione di residenti e turisti. L'uomo, munito di abbigliamento tecnico, si è immerso in acqua, raggiungendo rapidamente l'altra sponda del canale, usando poi il pontile dei gondolieri per risalire. Senza tentennamenti, ha ripreso la sua corsa, lasciando i testimoni sbalorditi.
Le autorità, prontamente avvertite, non sono ancora riuscite a identificare l'individuo, il quale rischia tuttavia un'ammenda pecuniaria per l'impresa. Le motivazioni dietro questo gesto rimangono tuttora nebulose. Secondo le prime informazioni, il turista si era recato a Venezia per partecipare a una competizione di orienteering, disciplina che combina capacità di orientamento e corsa. Nondimeno, non è escluso che l'uomo si stesse preparando per una gara di Ironman, una delle sfide atletiche più impegnative dal punto di vista fisico e psicologico. In entrambi i frangenti, l'azione pare essere stata un tentativo di scorciare il percorso, senza prestare attenzione alle norme e agli insidiosi pericoli di una simile traversata.
Questo episodio si colloca all'interno di un contesto più ampio di atteggiamenti irrispettosi da parte di alcuni turisti a Venezia. Solo pochi giorni prima, infatti, altri eventi simili avevano fatto discutere, con tuffi e comportamenti indecorosi sui canali. Il problema solleva questioni pressanti sull'esigenza di misure più rigide per contrastare azioni sconsiderate che minano la sicurezza e il decoro della città lagunare.
Il luogo esatto dov’è avvenuto il tuffo è tristemente noto: nell'agosto 2013, il professor Joachim Vogel, di nazionalità tedesca, perse la vita travolto da un vaporetto, dopo essere caduto da una gondola nello stesso tratto di canale. Questo tragico precedente rende la recente azione del turista ancor più controversa, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza nelle vie d'acqua veneziane.
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