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TURISMO

Presenze nel bacino Termale Euganeo, bene ma non benissimo

"Il 2024 non è stato un anno facile", ecco i dati sui flussi

Presenze nel bacino Termale Euganeo, bene ma non benissimo

I dati definitivi sui flussi turistici indicano un equilibrio sostanziale rispetto al 2023, con un impatto negativo dovuto alla mancanza di visitatori russi, che rappresentavano il 7% del totale pre-pandemia.

I dati definitivi dei flussi turistici del 2024, pubblicati dalla Regione Veneto, mostrano una stabilità nelle presenze e negli arrivi rispetto al 2023 nel settore termo-alberghiero del Bacino Termale Euganeo. "Questi risultati erano attesi," afferma Walter Poli, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto. "Il 2024 non è stato un anno facile dal punto di vista imprenditoriale, ma apre importanti opportunità di sviluppo legate a salute e benessere, che sono il fulcro della nostra offerta turistica." Le statistiche indicano una stabilità negli arrivi e una leggera diminuzione dello 0,8% nelle presenze, attribuibile alla perdita di circa 20.000 presenze nel mese di ottobre a causa di condizioni meteorologiche avverse e alla concorrenza di altri settori turistici che hanno registrato ottimi risultati durante lo stesso periodo.

"Non possiamo dirci pienamente soddisfatti perché i dati del 2024 non superano quelli del 2023 e restano inferiori di 9 punti percentuali rispetto al 2019. Questo divario è causato principalmente dall'assenza di turisti provenienti da aree ancora affette da conflitti," continua Poli. "In particolare, i turisti russi rappresentavano circa il 7% del nostro totale, e la loro assenza riduce i nostri margini di profitto. Auspichiamo un rapido ritorno alla normalità internazionale per poter riaccogliere questi clienti." Poli sottolinea inoltre che i dati medi non rappresentano appieno la situazione di ogni singola struttura. Infatti, vi sono hotel che nel 2024 hanno ottenuto risultati eccellenti, dimostrando la capacità attrattiva del nostro prodotto turistico, il che dovrebbe incoraggiare ulteriori miglioramenti in termini di occupazione e redditività.

Un'analisi più dettagliata dei dati del Bacino Termale Euganeo per il 2024 mostra 2.925.084 presenze, rispetto alle 2.944.716 del 2023 (-0,8%). Di queste, il 37% provenivano dall'estero (con Germania, Austria, Svizzera e Francia tra i principali paesi di origine) e il 63% erano italiani. Gli arrivi hanno raggiunto le 887.559 unità, mantenendosi stabili rispetto al 2023, e la durata media del soggiorno si attesta intorno ai 3,3 giorni. "Abbiamo significativi margini di miglioramento," conclude Poli. "È essenziale concentrarsi ulteriormente sul tema della salute e degli stili di vita e integrare l'offerta turistica termale con quella dei Colli Euganei. Mi aspetto una collaborazione tra pubblico e privato nei prossimi anni per migliorare la nostra destinazione e adottare un modello di gestione adatto per affrontare le sfide di un mercato turistico sempre più esigente, coprendo l'accoglienza, l'informazione del cliente, la gestione degli eventi e la promozione."

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