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ariano nel polesine

Il paese resta senza banca

“Così si va allo spopolamento”

“Così si va allo spopolamento”

Ariano nel Polesine perde la sua banca e un servizio essenziale. Ottobre 2025 è indicata come probabile data di chiusura dello sportello della filiale di Banca Intesa, che sarà spostato a Porto Viro.

La decisione fa già discutere, soprattutto alla luce dei risultati record ottenuti da Intesa nel 2024: “Hanno chiuso l’anno con un utile di quasi 9 miliardi di euro e decidono comunque di chiudere sei filiali polesane, tra cui la nostra”, lamentano alcuni residenti. Il disagio colpisce in particolare gli anziani, che costituiscono la maggioranza della popolazione di Ariano. “Passare a uno sportello online non è semplice per chi ha 70 o 80 anni. Noi abbiamo bisogno di una persona allo sportello, non di un’app sul telefono”, dice una signora incontrata in piazza.

Non si sa ancora se lo sportello bancomat resterà almeno attivo. Se anche questo dovesse essere chiuso, questo peggiorerà la situazione, essendo strumento indispensabile per chi preleva la pensione o paga le bollette. A sollevare con forza la questione è anche Pietro Laurenti, professionista e presidente dell’associazione “Due ponti di Ariano”, che da tempo denuncia un progressivo svuotamento dei servizi nel paese: "Già nel 2022 avevo scritto una lettera per denunciare lo spostamento di enti fondamentali, come il Parco del Delta a Porto Viro o la sede del consorzio di bonifica a Taglio di Po. Ora tocca alla banca”. Per Laurenti il rischio è “lo spopolamento. Hanno spostato anche la dirigenza delle scuole, ora anche la banca. Tutto viene portato via da Ariano, e così il paese muore”.

L'amarezza è palpabile. In paese, c’è chi chiede un intervento deciso da parte dell’amministrazione comunale.

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