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Tagli insostenibili, servono risorse

Romeo: “Meno soldi per gli enti locali significa meno servizi”. La proposta di usare il Pnrr

Tagli insostenibili, servono risorse

“La situazione è grave: tagli ai piccoli comuni, vuol dire tagli ai servizi dei cittadini”: ha esordito così Nadia Romeo, deputata rodigina del Pd, in apertura dell’incontro tenutosi giovedì in Gran Guardia.

“Tagli senza precedenti: il futuro degli enti locali - Dal collasso della finanza locale alle proposte di rilancio per il Polesine e per l’Italia” il titolo dell’incontro organizzato con la presenza di numerosi esponenti del partito, quali Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in quinta commissione parlamentare, Giuseppe La Verde, referente territoriale Asmel (Associazione per la sussidiarietà e modernizzazione degli enti locali) per il Veneto, Edoardo Accorsi, sindaco di Cento e consigliere nazionale Anci e Nicola Zanca, sindaco di Gaiba e delegato territoriale Asmel.

Tagli, mancati rifinanziamenti ma anche questioni pratiche; idee, proposte e contributi direttamente dai tanti presenti in sala: c’era anche questo sul tavolo della discussione. Con l’ultima legge Finanziaria, dopo i 200 milioni annui di riduzione di trasferimenti derivanti dalla cosiddetta “spending review”, e i tagli dei fondi a carico dei Comuni, si aggiungono il mancato rifinanziamento dei 500 milioni del decreto Crescita, il taglio decisivo dei contributi per i Comuni inferiori ai mille abitanti. E ancora: la cessazione di 400 milioni di euro (annui) calendarizzati tra il 2025 e il 2034. Effettuando un breve calcolo, ammontano a più di 3 miliardi i tagli prospettati nel quinquennio 2025-2029.

“Il tema - ha continuato Romeo - è cruciale perché in Italia i piccoli Comuni rappresentano il 70% del totale e coprono circa il 55% del territorio, inclusi 2.012 Comuni con meno di 1.000 abitanti; se osserviamo con la lente di ingrandimento il nostro Polesine, queste percentuali crescono ulteriormente e costituiscono un grosso problema. I tagli vogliono dire un territorio più fragile, meno sicuro, meno equo, in questa maniera non riusciamo a proteggere più i cittadini e aumentano le diseguaglianze”.

Il tema dell’incontro non ha evidenziato solo i dati ma si è posto l’obiettivo di trovare delle proposte di qualità, come ribadito da Pagano: “Insieme agli amministratori locali, cerchiamo di individuare i punti comunicanti con l’attuale maggioranza di Governo per provare a tamponare una situazione che rischia di essere drammatica per i Comuni che sono i front office del bisogno”. Zanca ha aggiunto: “Negli ultimi 25 anni, nel momento in cui i trasferimenti agli enti locali erano calati del 50%, la spesa dello Stato è aumentata di 650 miliardi, arrivando, dai 550 miliardi iniziali ai circa 1.200 attuali”. La Verde e Accorsi hanno sottolineato la necessità di un intervento oltre le bandiere politiche. La proposta emersa in serata ha individuato nel Pnrr una possibile soluzione: “Utilizzare parte dei fondi non spesi per il Pnrr per attenuare l’impatto di questi tagli, evitando così di andare a colpire chi ha meno, evitando lo spopolamento”, ha concluso Romeo.

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