VOCE
Adria
25.03.2025 - 06:00
Una delegazione di soci e simpatizzanti dell’Anpi, guidata da presidente Corrado Franzoso, ha reso omaggio alla memoria di Mario Passarella, una delle 335 vittime della strage nazifascista delle Fosse Ardeatine: aveva 39 anni. Lasciò la moglie Caterina Maltarello e i due figli Milena e Gianfranco, rispettivamente di 16 e 14 anni. La sua salma riposa nel Monumento Sacrario dei Martiri delle Fosse Ardeatine, a Roma, sacello 324.
Così ieri mattina è stato deposto un mazzo di rose rosse e un cartello con foto e breve biografia di Mario Passarella sul segnale stradale che indica l’omonima via, ha presenziato anche l’ex sindaco Sandro Gino Spinello. Stessa cosa in via Molinteran dove abitava Mario prima di emigrare a Milano e poi a Roma, che gli fu fatale. Secondo la testimonianza di Luigi Forcella, uno dei titolari del mobilificio presente al momento della retata, tra gli arrestati ci fu anche Giulio Passarella, fratello di Mario, di cui però non si conosce il destino dopo l’arresto.
“Un piccolo ma significativo gesto – sottolinea Corrado Franzoso – per ricordare che oggi (ieri, ndr) è il triste anniversario di quella tremenda tragedia dove furono barbaramente massacrate 335 persone innocenti. Pertanto riteniamo doveroso tenere via la memoria del nostro concittadino Mario, senza dimenticare altri polesani che subirono la stessa sorte: Aldo Finzi originario di Badia Polesine e Carlo Camisotti di Corbola. Insieme a loro vogliamo ricordare ed esprimere riconoscenza a tutte quelle persone donne e uomini, giovani e adulti che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali di libertà, giustizia e democrazia”.
Prosegue Franzoso: “Siamo idealmente uniti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella che questa mattina (ieri, ndr) ha reso omaggio al Sacrario delle Fosse Ardeatine. E ricordo le sue parole a chiusura dell’intervento del 25 Aprile dell’anno scorso: ‘Non deve essere una celebrazione cristallizzata in un passato lontano, ma una ricorrenza che sollecita all’impegno per una società sempre più giusta, libera, solidale, nel rispetto delle istituzioni. In ossequio ai principi e alle indicazioni che reca e indica la nostra Costituzione’ Questo è l’impegno dell’Anpi”.
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