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il grande progetto

Le “mappe” al giardino botanico

Podcast, itinerari tematici e ricerca scientifica per valorizzare l’ambiente e le eccellenze locali

Le “mappe” al giardino botanico

Il progetto “Le mappe del Delta”, nato dalla collaborazione tra il dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’università di padova, l’Ente parco naturale regionale Veneto del Delta del Po riserva di biosfera Mab Unesco e la fondazione Goletta Lab, si avvia a concludersi con una giornata ricca di attività che restituisce al territorio il frutto di un lavoro innovativo che ha messo in connessione la ricerca scientifica e le risorse naturali locali.

L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità unica per esplorare in profondità la biodiversità del Delta, promuovendo anche la valorizzazione delle eccellenze agricole e ittiche del territorio. La giornata di chiusura, infatti, sarà un’occasione per scoprire il giardino botanico litoraneo di Caleri, un’area di straordinaria ricchezza naturalistica che si estende su 44 ettari e ospita specie vegetali e animali rare, attraversando diversi habitat, dalle lagune alle dune fino alla spiaggia.

I partecipanti, accompagnati da guide naturalistiche locali e ricercatori del dipartimento Bca, saranno guidati in un’esperienza che unisce la scoperta degli aspetti naturalistici del luogo alla narrazione scientifica e alle attività di ricerca condotte nel territorio. Il progetto ha coinvolto, sin dall’inizio, una rete di attori locali, tra cui imprenditori agricoli, ittici e guide naturalistiche, creando un dialogo tra il mondo accademico e le realtà territoriali. La sinergia tra i ricercatori e i vari attori locali ha dato vita a momenti di formazione e networking, in cui sono stati sviluppati tavoli tematici per promuovere progetti comuni di ricerca e innovazione. Temi come la valorizzazione delle produzioni locali, come le vongole, l’ostrica rosa della Sacca degli Scardovari, ma anche il riso e il miele del Parco del Delta, sono stati al centro di questo incontro, contribuendo alla trasformazione del Delta del Po in un vero e proprio laboratorio di ricerca a cielo aperto.

“Un super progetto - così il presidente del Parco, Moreno Gasparini - che rappresenta sia la regione che l’istituzione didattica di tutto il Veneto. Un’iniziativa fondamentale per mettere in evidenza peculiarità, potenzialità e aspetti tecnologici legati alla didattica regionale. Questo percorso ha l’obiettivo di garantire una visibilità enorme non solo nel Veneto, ma anche oltre”.

Nel corso della giornata, oltre alle visite guidate, si terrà un importante convegno dal titolo “Ecosistema Delta-L’accademia incontra il territorio” al centro congressi di Rosolina Mare. L’evento sarà l’occasione per presentare i risultati delle ricerche condotte durante il progetto, con interventi da parte di istituzioni, docenti universitari e testimonianze delle aziende che hanno partecipato al progetto, come Agrifree, specializzata nella produzione di pasta biologica, Tarbouriech La Perla Del Delta, che produce ostrica rosa con metodi sostenibili, e Agricole Forte, nota per la produzione di erba medica, coltura che arricchisce il suolo di azoto, migliorandone la fertilità.

In aggiunta saranno presentati in anteprima quattro episodi di un podcast che raccontano il Delta attraverso le voci di chi lo vive e lo studia. Saranno anche svelate tre mappe tematiche che descrivono itinerari turistico-scientifici nel Delta, tra cui il giardino botanico litoraneo, il museo delle Api di Ca’ Cappellino, la Sacca degli Scardovari e l’oasi di Ca’ Mello. “Questi strumenti rappresentano un’importante risorsa per chi desidera esplorare il territorio in modo nuovo, attraverso una narrazione che intreccia scienza, natura e tradizioni locali. Il progetto ‘Le mappe del Delta’ - ha spiegato Sandro Mazzariol vicedirettore del dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’università di Padova - rientra anche nel più ampio programma Rinasco-Rigenerare insieme natura ambiente salute consapevolmente, che coinvolge sei dipartimenti dell’università di Padova e si propone di favorire la valorizzazione della conoscenza scientifica con un impatto diretto sulla società e sul territorio. Un’iniziativa che, attraverso la ricerca e la collaborazione con i soggetti locali, ha contribuito a dare nuova linfa al Delta del Po, creando opportunità di sviluppo sostenibile e protezione dell’ambiente. ambientale e delle produzioni locali in un’ottica di salute globale”.

Il progetto ha previsto diverse azioni di accompagnamento e visite nel Parco, coinvolgendo non solo il Delta del Po, ma anche altre aree venete come il Cansiglio e il parco dei Colli Euganei. Chiara Di Benedetto, rappresentante di Studio Bleu, partner del progetto, ha illustrato le attività previste per la giornata conclusiva del 12 aprile: “La giornata del 12 aprile andrà oltre la divulgazione classica: vogliamo restituire ai cittadini, a scuole e turisti una visione profonda del lavoro svolto in questi anni. Non solo racconteremo i risultati, ma daremo voce ai protagonisti del territorio: aziende, consorzi, enti pubblici e ricercatori, tutti uniti in un racconto corale”.

Il programma della giornata sarà diviso in due momenti principali: la mattina con una conferenza in formato dialogico, con la partecipazione di attori chiave del progetto, inclusi rappresentanti delle aziende e della Fondazione Goletta Lab mentre nel pomeriggio con la presentazione ufficiale degli strumenti sviluppati, tra cui tre itinerari tematici e un podcast scientifico di quattro puntate. Gli itinerari guideranno i visitatori alla scoperta del Parco con un approccio innovativo, fondendo scienza e natura. Come spiega Di Benedetto, “questi percorsi permetteranno di leggere il territorio in modo nuovo, grazie alle guide naturalistiche e ai ricercatori che accompagneranno i partecipanti. Si tratta di itinerari tra scienza e natura, in linea con il concetto di turismo scientifico sempre più promosso a livello europeo”.

Inoltre, i partecipanti potranno sperimentare il Parco attraverso passeggiate a piedi e in barca, previa iscrizione al sito eventbrite.it. L’evento del 12 aprile rappresenta non solo la chiusura del progetto, ma anche un punto di partenza per future collaborazioni e sviluppi. La speranza è che le metodologie e gli strumenti creati possano continuare a essere utilizzati e migliorati, contribuendo alla valorizzazione del Delta del Po e alla consapevolezza ambientale di cittadini e turisti.

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