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CRONACA

Tyson, il pitbull usato per le rapine è libero: era denutrito e impaurito

Il cane avrà una nuova famiglia e non sarà più trattato come un’arma

Tyson, il pitbull usato per le rapine è libero: era denutrito e impaurito

Tyson non sarà più un mezzo per commettere reati, ma finalmente un cane amato. Il pitbull utilizzato da una coppia per compiere rapine, tra cui l’ultima in un supermercato di Verona lo scorso 26 luglio, è stato sequestrato e affidato in via definitiva all’Enpa, su disposizione della Gip Arianna Busato su richiesta della Pm Maria Beatrice Zanotti.

La denuncia è partita dalla garante per gli animali del Comune di Verona, l’avvocata Emanuela Pasetto, informata dal direttore del canile, Flavio Sbardellati, dove Tyson era stato portato dopo l’arresto dei proprietari. Nel suo rapporto, Sbardellati segnalava un cane pauroso, diffidente e visibilmente magro, segni evidenti di malnutrizione e maltrattamento.

Pasetto ha contestato non solo l’uso del pitbull come arma impropria, ma anche la sofferenza psichica inflitta all’animale, chiedendo il pieno riconoscimento del suo status di essere senziente. La Pm ha accolto l’impostazione, aggiungendo alla rapina anche il reato di maltrattamento di animali, ora punito – con la nuova legge entrata in vigore il 1° luglio – con la reclusione da 6 mesi a 2 anni e una multa da 5.000 a 30.000 euro.

«Utilizzare un cane come arma significa costringerlo a un comportamento contrario alla sua natura», sottolinea Pasetto. Per Tyson, ora, si apre finalmente la strada verso una nuova vita, lontana dalla paura e dalla violenza, in una famiglia che sappia rispettarlo e amarlo.

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