VOCE
CRONACA
22.11.2025 - 19:00
Circa 800mila italiani hanno acceso un prestito – con banca o finanziaria – per acquistare i regali di Natale. È quanto emerge da un’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research, condotta lo scorso ottobre su un campione rappresentativo di maggiorenni tra 18 e 74 anni. Il dato conferma una tendenza ormai stabile: il debito è diventato parte integrante delle festività.
Secondo il sondaggio, il 7,7% di chi ha già acquistato regali ha scelto formule “buy now pay later”, dilazionando la spesa in tre o quattro rate senza interessi. Un altro 12% ha invece optato per un prestito personale o un classico credito al consumo.
Quasi la metà degli intervistati (48%) dichiara di aver iniziato a comprare in anticipo, sfruttando Black Friday e promozioni pre-natalizie per contenere l’esborso complessivo. E non riguarda solo i regali: 5,2 milioni di italiani hanno già fatto scorte di alimenti per i pranzi e le cene delle feste.
Tra inflazione, caro-energia e le spese straordinarie di fine anno, il Natale 2025 si conferma un momento critico per i bilanci familiari. Comprare prima aiuta, ma non risolve il nodo di fondo: viviamo in una società sempre più basata sul debito, come ricordava l’antropologo David Graeber, per cui il debito è una delle forme più antiche di vincolo e asservimento.
Le abitudini di consumo costruite negli ultimi anni spingono molte persone a spendere più del possibile, spesso per mantenere uno stile di vita precedente ai rincari attuali. Il rischio è che anche le festività diventino un’occasione di pressione economica anziché un momento di condivisione.
Forse, suggerisce l’indagine indirettamente, è il momento di fermarsi. Riconoscere che le risorse sono limitate non significa rinunciare, ma compiere un atto di consapevolezza e libertà. Le feste potrebbero tornare a essere soprattutto un periodo dedicato agli affetti e meno ai conti da sistemare o alle rate da pagare.
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