VOCE
CRONACA
22.11.2025 - 08:00
La polemica sulla residenza monegasca di Jannik Sinner continua a inseguire il tennista anche in queste settimane di pausa, ma i numeri raccontano una realtà ben diversa dal cliché dell’atleta “in fuga dal fisco”. Secondo un’analisi pubblicata da ItaliaOggi, Sinner risulta nel 2025 tra i maggiori contribuenti italiani, con circa 1,5 milioni di euro versati allo Stato.
La cifra si riferisce al 30% dei circa 5 milioni ottenuti dal tennista come premi dei tornei disputati in Italia. Si tratta però solo della tassazione sulle vincite, che non comprende:
imposte su sponsorizzazioni e attività commerciali,
eventuali tasse legate alle ospitate e ai diritti d’immagine,
tributi relativi agli investimenti immobiliari in Italia.
Sinner, infatti, ha acquistato a Milano due appartamenti per un valore complessivo tra 6,5 e 7 milioni di euro, operazioni che comportano ulteriori imposte.
“Guadagna molto, ma le tasse le paga”, sottolinea l’avvocato Alessandro Belluzzo, consulente di diversi sportivi internazionali.
La residenza nel Principato, spiega Belluzzo, riguarda soprattutto la gestione dei diritti d’immagine tramite società registrate a Montecarlo, che comunque sono tassate. Inoltre, vivendo nel Principato il tennista paga l’IVA relativa alle attività svolte sul territorio.
Le scelte fiscali non bastano però a spiegare il motivo del trasferimento, che riguarda anche aspetti pratici e sportivi:
concentrazione di strutture di allenamento in pochi chilometri tra Monaco, Francia e Italia;
altissimi standard di sicurezza e privacy;
un ambiente sportivo molto più sviluppato rispetto all’Italia.
“Nel nostro Paese – osserva Belluzzo – manca un ecosistema dedicato a tennisti, sportivi professionisti e alle loro famiglie”.
La vita itinerante del circuito ATP comporta anche un fisco molto vario:
in Italia i premi sono tassati alla fonte al 30%,
nel Regno Unito l’aliquota può arrivare al 45%,
solo pochi Paesi esentano completamente i premi, tra cui l’Arabia Saudita (Riyad).
Per questo motivo, Sinner è definito un “contribuente del mondo”: paga dove gioca, oltre che in parte in Italia e nel Principato.
La Voce nuova | Direttore responsabile: Alberto Garbellini
Editrice Editoriale la Voce Soc. Coop. | Piazza Garibaldi, 17 - 45100 Rovigo Telefono 0425 200 282 - Fax 0425 422584 - email: redazione.ro@lavoce-nuova.it
Per la tua pubbicita' su questo sito: commerciale.ro@lavoce-nuova.it
Editrice: Editoriale La Voce Società Cooperativa. “La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo.” Redazione: piazza Garibaldi 17, 45100, Rovigo tel. 0425 200282 e:mail: redazione.ro@lavoce-nuova.it sito: www.lavocedirovigo.it
Pubblicità locale: Editoriale La Voce Soc. Coop. Divisione commerciale Piazza Garibaldi 17 - 45100 Rovigo - Tel. 0425 200282. Pubblicità Nazionale: MANZONI & C. S.p.A. Via Nervesa, 21 - 20139 Milano - Tel. 02 574941 www.manzoniadvertising.com Stampa: Tipre srl Luogo di stampa: via Canton Santo 5 Borsano di Busto Arsizio. POSTE ITALIANE S.P.A. - Sped. in Abb. Post. - D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004, n.46) art. 1, comma 1, DCB (Ro). Testata registrata “La Voce Nuova” Registrazione del Tribunale di Rovigo n. 11/2000 del 09/08/2000.
Testata aderente all’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria www.iap.it. Iscrizione al ROC n. 23289. Associata FILE 