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Povertà in Italia, cresce l’allarme “working poor”

Oltre un lavoratore su 10 è a rischio povertà: aumentano gli occupati che chiedono aiuto alle mense francescane

Povertà in Italia, cresce l’allarme “working poor”

In Italia più di un lavoratore su dieci è a rischio povertà: lo indicano i dati Eurostat relativi al 2024, che mostrano un peggioramento rispetto all’anno precedente e una situazione più grave della media europea. La povertà, oggi, non riguarda più soltanto chi un lavoro non ce l’ha, ma sempre più i “working poor”, persone con un impiego che comunque non riescono a condurre una vita dignitosa.

Un quadro confermato dall’Osservatorio di Antoniano, che ha analizzato i dati di “Operazione Pane” tra gennaio e settembre 2025: le persone occupate che hanno chiesto aiuto alla rete francescana sono aumentate del 4% rispetto al 2024.

"Operazione Pane", attiva dal 2014, offre oggi uno spaccato preciso della nuova povertà italiana. Nel 2025, tra i 6.696 singoli assistiti, 765 sono lavoratori poveri. La situazione più critica si registra in Veneto, che da solo raccoglie il 39% del totale nazionale, con un incremento del 58% in un solo anno.

Un altro dato significativo riguarda la stabilità abitativa: se nel 2024 oltre metà degli assistiti era senza fissa dimora, nel 2025 questa quota si è dimezzata. La povertà, spiegano gli operatori, è sempre meno sinonimo di mancanza di casa e sempre più di instabilità economica. Sono cresciute del 14% le richieste di aiuto, con un aumento dei giovani tra 18 e 30 anni (+1%) e degli over 60 (+8%). Gli italiani rappresentano oggi il 20% dei beneficiari.

Sul fronte dei nuclei familiari la situazione resta complessa: diminuiscono del 12% le famiglie che chiedono aiuto, ma quelle che lo fanno sono più numerose e fragili. Nel 2025 i nuclei sostenuti da “Operazione Pane” contano in media 4 componenti, con 3 figli. Aumentano del 7% i nuclei italiani. La regione più colpita è la Campania, dove si concentra il 29% dei nuclei assistiti e la quota più alta di famiglie monogenitoriali (37%) e minori coinvolti (17%).

Il sostegno alimentare resta essenziale: nel 2025 le mense francescane hanno garantito 2.170 pasti al giorno, il 7% in più rispetto al 2024. Tra il 2023 e il 2025 l’incremento complessivo dei pasti mensili distribuiti è stato del 36%.

«Non dobbiamo mai dimenticare che dietro ogni numero c’è una persona», ricorda fra Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano. «Il nostro impegno non è solo distribuire pasti, ma ricostruire relazioni e offrire nuove possibilità. La strada è difficile, ma ogni gesto di solidarietà può cambiare un destino».

La campagna “Operazione Pane” sarà attiva dal 24 novembre al 16 dicembre 2025. Per donare è possibile inviare un SMS al 45588 o sostenere il progetto tramite sito o bonifico bancario.

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