VOCE
ECONOMIA
26.11.2025 - 23:00
In queste settimane il prezzo del metano europeo è sceso sotto quota 30 euro/MWh: il 24 novembre le contrattazioni si sono fermate a 29,2 euro, un livello che non si vedeva da oltre un anno e mezzo. Un calo che molti utenti stanno già notando nelle bollette.
Se si confronta questo valore con i circa 52 euro di febbraio, il ridimensionamento supera il 25%, una delle correzioni più marcate dell’anno. La discesa è sorprendente perché avviene proprio nel periodo in cui, con l’arrivo del freddo, i prezzi di solito tendono a salire. Il riferimento principale resta il TTF di Amsterdam, barometro dei prezzi del gas in Europa.
Perché i prezzi stanno scendendo?
Contano soprattutto due fattori:
un mercato globale del GNL particolarmente ben rifornito
il crescente ottimismo su un possibile cessate il fuoco in Ucraina, percepito dagli operatori come un elemento di distensione per i mercati energetici.
L’ultimo valore ufficiale della materia prima gas in bolletta (ottobre 2025) è 0,353 €/m³ pari a 33,05 €/MWh. Da giugno il PSV, l’indice italiano, segue un trend costante al ribasso:
0,418 €/m³ a giugno (39,14 €/MWh)
0,392 €/m³ a luglio (36,68 €/MWh)
0,380 €/m³ in agosto (35,59 €/MWh)
0,373 €/m³ in settembre (34,89 €/MWh).
La dinamica riguarda non solo chi è nel servizio tutelato, ma anche i clienti del mercato libero a prezzo variabile, perché le offerte seguono formule legate al PSV con uno spread aggiuntivo.
Effetto sulle bollette della luce
Il calo del gas alleggerisce anche le fatture elettriche. Il motivo è il meccanismo del prezzo marginale: in Italia una larga parte dell’energia viene prodotta da centrali a gas e il suo costo determina il prezzo finale del mercato elettrico. Se il metano scende, l’intera catena dei costi tende a ridursi, con un effetto diretto sulle bollette della luce.
L’influenza del conflitto in Ucraina
Gli operatori guardano anche alla situazione geopolitica. Alcune figure coinvolte nei colloqui — tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio — hanno espresso fiducia sulla possibilità di un’intesa. L’Europa sta lavorando a una proposta che modifichi gli aspetti della bozza americana ritenuti troppo favorevoli a Mosca, offrendo in cambio un possibile reinserimento economico graduale della Russia. Uno scenario che, pur senza tornare ai livelli del passato, potrebbe riaprire la strada a limitati flussi di gas russo verso l’Europa.
Il risultato complessivo è un contesto più stabile, che per ora spinge verso il basso i prezzi energetici e offre un inatteso sollievo alle famiglie in vista dell’inverno.
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