VOCE
CRONACA
10.12.2025 - 23:30
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto a Sky Italia una sanzione complessiva di 4,2 milioni di euro per tre pratiche commerciali giudicate scorrette in relazione agli abbonamenti TV. Nel provvedimento si legge che il procedimento riguarda "l’ingannevolezza delle comunicazioni di aumento dei costi degli abbonamenti ai servizi TV Sky", condotta che da sola comporta una sanzione da 2 milioni di euro.
Una seconda violazione riguarda le offerte TV di Now, dove il claim "finché non disdici" avrebbe indotto a credere che gli aumenti non fossero applicati a quei pacchetti, mentre non era così: multa da 800 mila euro. La terza pratica contestata riguarda offerte presentate come vantaggiose, destinate alla retention dei clienti, che prevedevano pacchetti aggiuntivi o servizi come Sky Wi-Fi, ma le cui condizioni promesse venivano spesso disattese in fattura. Per questa pratica la sanzione è di 1,4 milioni.
La posizione delle associazioni dei consumatori
L’Unione nazionale consumatori ha accolto positivamente la decisione, ma sottolinea che servono tutele molto più forti. Massimiliano Dona, presidente dell’associazione, afferma: "Bene, ottima notizia, ma non basta. Da anni denunciamo pratiche consolidate di molte società che comunicano gli aumenti in modo poco visibile, confondendoli tra pagine pubblicitarie per scoraggiare la lettura". Dona aggiunge che spesso tali comunicazioni arrivano nei mesi estivi, quando è più facile che vengano ignorate.
Secondo l’associazione, gli interventi ex post dell’Antitrust non garantiscono un risarcimento effettivo ai consumatori, e servirebbero norme più stringenti da parte delle varie Authority e del legislatore sulla concorrenza.
Stop al silenzio assenso: la proposta
Dona ribadisce la necessità di richiedere il consenso esplicito per ogni modifica unilaterale dei contratti: "Serve che ogni variazione che comporti un aumento dei prezzi richieda un previo e espresso consenso del cliente. Stop al principio del silenzio assenso". In alternativa, propone comunicazioni ad hoc che richiedano una conferma di lettura da parte dell’utente.
La replica di Sky Italia
Sky contesta la decisione e si definisce sorpresa dalla sanzione. In una nota, l’azienda dichiara: "Siamo stupiti dalla sanzione comunicata oggi dall’Autorità, perché arriva nonostante le azioni messe in campo da Sky per rafforzare la trasparenza dei processi aziendali e porre il cliente al centro. Restiamo convinti della correttezza del nostro operato e ci riserviamo di valutare tutte le azioni necessarie nelle sedi più opportune".
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