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CRONACA

Retatrutide, il farmaco fantasma anti-obesità

Non approvato ma già online: ecco i rischi per la salute

Retatrutide, il farmaco fantasma anti-obesità

Il retatrutide è un potente farmaco anti-obesità non ancora approvato, ma già al centro di un fiorente mercato clandestino online. Nonostante gli studi clinici siano ancora in corso, il trattamento è facilmente reperibile in rete grazie a un escamotage legale che lo presenta come “sostanza chimica per la ricerca”, con rischi sanitari e legali tutt’altro che marginali.

La storia dell’uso clandestino di farmaci non è nuova, ma oggi si muove soprattutto su piattaforme digitali e social network. È così che Jake Terry, 48 anni, ha deciso di provare il retatrutide, un farmaco sperimentale sviluppato da Eli Lilly. Lo ha acquistato online, lo ha testato su sé stesso e poi lo ha fatto provare a familiari e amici, ottenendo perdite di peso rapide e significative.

Il retatrutide è un farmaco iniettabile per la perdita di peso, simile a semaglutide e tirzepatide, ma considerato più potente. Agisce su tre recettori ormonali coinvolti nel metabolismo – Glp-1, Gip e glucagone – motivo per cui viene soprannominato “Tripla G”. Secondo i dati degli studi di fase II, i pazienti obesi hanno perso in media il 24,2% del peso corporeo in 48 settimane, un risultato superiore a quello dei farmaci attualmente approvati.

Spinto dai costi elevati dei trattamenti ufficiali e dalla difficoltà di reperirli, Terry si è rivolto alle cosiddette farmacie del mercato grigio, siti che vendono farmaci e ormoni come “prodotti per la ricerca”. Grazie a questa formula, la vendita è formalmente legale, anche se l’uso umano non lo è. Dopo aver importato il retatrutide in polvere da fornitori cinesi, Terry ha iniziato a rivenderlo tramite il suo sito, sostenendo che non è destinato al consumo umano.

Il passaparola e i social hanno amplificato il fenomeno. Su YouTube, TikTok e forum dedicati al fitness esistono intere comunità che spiegano come ricostituire e iniettare il farmaco. Giovani, neomamme, atleti e appassionati di body hacking raccontano esperienze di dimagrimento rapido, migliore composizione corporea e riduzione dell’appetito senza effetti estremi. Per molti, il retatrutide è apprezzato perché favorisce la perdita di grasso senza compromettere la massa muscolare.

Accanto agli entusiasmi emergono però effetti collaterali e segnali d’allarme. Tra quelli segnalati ci sono vertigini, calo dell’energia, ipersensibilità cutanea, diminuzione della libido e gravi disturbi gastrointestinali. Alcuni utilizzatori hanno interrotto il trattamento dopo episodi acuti, temendo conseguenze serie. Il problema principale resta l’assenza di controlli certi su dosaggi, qualità del prodotto e interazioni con altri farmaci.

Nel frattempo Eli Lilly sta completando gli studi di fase III. Se i risultati saranno confermati, l’approvazione della Food and drug administration potrebbe arrivare tra il 2026 e il 2027. L’azienda ribadisce che il retatrutide è destinato a persone con obesità grave o patologie correlate e avverte che chiunque lo venda per uso umano al di fuori degli studi clinici viola la legge. Anche la Fda invita i consumatori a non acquistare questi prodotti online, definendoli potenzialmente pericolosi per la salute.

In attesa dell’approvazione ufficiale, il retatrutide continua però a circolare nel sottobosco digitale. Per i suoi sostenitori è un farmaco rivoluzionario reso inaccessibile dai tempi e dai costi della sanità. Per le autorità sanitarie è un esperimento incontrollato sugli esseri umani. Il successo del mercato clandestino racconta quanto la domanda di soluzioni rapide contro l’obesità stia correndo più veloce delle regole pensate per tutelare i pazienti.

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