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CRONACA

Natale fuori casa: come proteggerla dai furti durante le feste

Assenze più lunghe, più cene e più viaggi: perché il rischio aumenta a dicembre

Natale fuori casa: come proteggerla dai furti durante le feste

Durante le festività natalizie e di fine anno milioni di italiani si allontanano da casa, tra viaggi, visite ai parenti, cene e shopping. Secondo Federalberghi, lo scorso anno oltre 18 milioni di persone hanno viaggiato tra Natale e l’Epifania, e la tendenza tende a ripetersi anche quest’anno. Il risultato è che molte abitazioni restano incustodite più a lungo e diventano un bersaglio più facile. Le ultime rilevazioni del Viminale indicano che nel 2024 le effrazioni sono aumentate di circa il 5%, un dato che riporta il tema della prevenzione al centro delle preoccupazioni di chi parte per le feste.

Il rischio di furto cresce ogni volta che una casa rimane vuota, anche solo per poche ore. A Natale, però, le assenze si moltiplicano: si esce più spesso, si rientra tardi, si passa la notte fuori oppure si parte per più giorni. In molti casi, prima di colpire, i ladri osservano le abitudini: orari, routine, movimenti nel quartiere. Per questo, ridurre i segnali di “casa vuota” e rendere più difficile l’accesso è spesso la strategia più efficace.

Sul sito della Polizia di Stato sono disponibili indicazioni pratiche per proteggere l’abitazione senza creare allarmismi, ma con la giusta attenzione. Il primo livello è banale eppure decisivo: controllare sempre porte e finestre prima di uscire, e verificare che la porta d’ingresso sia chiusa con tutte le mandate. Se si può intervenire con soluzioni più strutturali, porte blindate e serrature di nuova generazione, insieme a sistemi di allarme e videosorveglianza (meglio se gestibili da remoto), aumentano notevolmente la sicurezza. Anche un dettaglio semplice può aiutare: segnalare la presenza dell’allarme con targa o cartello visibile può avere un effetto dissuasivo.

Un aiuto concreto arriva anche dalla rete di vicinato. Informare un vicino o un familiare della propria assenza è una delle mosse più utili: ritirare la posta, controllare che non ci siano anomalie, aprire e chiudere le tapparelle ogni tanto fa apparire la casa abitata e scoraggia i malintenzionati.

Se al rientro si nota qualcosa di strano — porta aperta, socchiusa o chiusa dall’interno — la regola è una: non entrare. Bisogna chiamare subito il 112 e aspettare l’arrivo delle forze dell’ordine. Entrare d’impulso può essere pericoloso e, inoltre, toccare oggetti o spostare cose rischia di compromettere i rilievi della Polizia Scientifica.

Attenzione anche ai raggiri. In condominio o nelle case indipendenti, soprattutto durante le feste, è bene diffidare degli sconosciuti: finti postini, tecnici improvvisati, venditori porta a porta o presunti conoscenti possono usare scuse credibili per farsi aprire. La prudenza vale ancora di più per anziani o persone fragili, spesso prese di mira proprio in questo periodo.

Tra gli accorgimenti più semplici e immediati c’è la “simulazione di presenza”. Programmare luci e televisione a orari variabili può far sembrare la casa vissuta: non serve creare un movimento continuo, basta una routine credibile simile a una normale serata domestica. Se si dispone di un allarme monitorato, rendere evidente la sua presenza può ridurre il rischio che l’abitazione venga scelta come obiettivo.

Infine, un errore molto comune: i social. Durante le festività è fondamentale non pubblicare in tempo reale foto, storie o dettagli che suggeriscano che si è lontani, e soprattutto evitare di condividere date di partenza e rientro. Anche un’informazione apparentemente innocua può diventare utile a chi cerca case vuote.

Ultimo punto: le chiavi. Mai nasconderle in posti ovvi come sotto lo zerbino, in un vaso o dietro una fioriera: sono i primi luoghi che vengono controllati. Se serve un accesso di emergenza, meglio lasciare un mazzo a una persona di fiducia o valutare serrature smart gestibili via app, quando compatibili con la propria porta e installate correttamente.

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