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CRONACA

Foca monaca a Numana, appello al rispetto

"Lasciatela riposare, mille euro a chi la protegge"

Foca monaca a Numana, appello al rispetto

La foca monaca è tornata a farsi vedere sulla spiaggia di Numana, lungo la costa di Ancona, regalando un avvistamento raro e prezioso per l’Adriatico. Ma insieme allo stupore sono arrivate anche le preoccupazioni: l’animale viene continuamente disturbato da curiosi, fotografi e persone intenzionate a girare video, tanto da essere costretto a rientrare in mare dopo pochi minuti.

Anche nella giornata del 25 dicembre sono stati segnalati nuovi avvistamenti, seguiti però da rapidi allontanamenti. Sui social si moltiplicano gli appelli a mantenere le distanze e a consentire alla foca di riposare indisturbata per almeno 24 ore consecutive, una condizione fondamentale per il suo benessere. Chi conosce il comportamento di questa specie protetta sottolinea che basta poco per interrompere la sosta: la semplice presenza umana, anche silenziosa, è spesso sufficiente a farla fuggire.

In uno dei messaggi più condivisi viene raccontato quanto accaduto all’alba. La foca, che dormiva sotto alcune strutture vicino a un albergo, sarebbe stata svegliata dall’avvicinamento di un fotografo. "Animali in questo stato hanno bisogno di restare a terra anche più di 24 ore continuative", si legge nell’appello, che invita a non inseguirla con cellulari e telecamere. Da qui la proposta di creare un comitato di cittadini volontari per presidiare l’area scelta come rifugio e garantire tranquillità all’animale.

A rafforzare l’iniziativa è arrivata anche una promessa concreta: un utente ha dichiarato la disponibilità a mettere mille euro per sostenere il presidio, a patto che venga documentata una sosta della foca senza disturbi per almeno un giorno intero. Un gesto simbolico, ma significativo, che ha contribuito ad amplificare l’attenzione sul tema.

Gli appelli sono stati indirizzati anche a enti e associazioni impegnate nella tutela della fauna marina, con un obiettivo condiviso: proteggere un evento eccezionale per le coste marchigiane ed evitare che la curiosità umana comprometta la permanenza della foca monaca. Il messaggio è chiaro e semplice: osservare sì, disturbare no, perché il rispetto è la prima forma di tutela.

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