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Il commosso addio al giovane campione

San Bellino, tantissima gente per i funerali di Massimo Rossi

E’ stato il giorno dell’addio. Tantissima gente, nella Basilica di San Bellino, per l’ultimo saluto al giovane Massimo Rossi, campione di motonautica, scomparso domenica 2 ottobre a seguito di un tragico incidente in gara.
E’ stato il giorno dell’addio. Il lutto cittadino si percepiva nell’aria e nei volti delle numerose persone che, nel pomeriggio di oggi, sabato 15 ottobre, hanno voluto dare l’ultimo saluto al loro giovane concittadino Massimo Rossi, campione di motonautica, scomparso domenica 2 ottobre durante la prima delle tre manche previste a Traben-Trarbach, lungo il fiume Mosella, poco distante da Francoforte in Germania a seguito di un tragico incidente.



La protezione civile dirigeva il traffico e aiutava amici, parenti e conoscenti a parcheggiare, mentre la basilica di San Bellino non è riuscita a contenere tutti i presenti, tanto che anche il sagrato della chiesa era pieno di gente.



“Siamo qui oggi con la tristezza nel cuore, anche se il sole di oggi ci illumina", ha affermato all’inizio della cerimonia il Padre Abate che, insieme a Padre Cristoforo e a don Francesco Boesso, parroco di San Bellino, ha concelebrato il toccante rito funebre”.



Massimo “Joe” Rossi, così era conosciuto nell’ambiente della motonautica, aveva solo 23 anni, aveva vinto ben due Mondiali di motonautica: nelle categorie 250 e 350 con il team tedesco Vrp racing factory.



Durante la comunione, la canzone “Hallelujah” di Leonard Cohen ha strappato una lacrima ai presenti che si sono stretti in un ideale abbraccio al papà Stefano, alla mamma Patrizia, alla sorella Chiara e alla fidanzata Marta.



“Voglio esprimere la vicinanza alla famiglia, di tutta la comunità di San Bellino”, ha esordito, commosso, il sindaco Aldo D’Achille, annunciando che il “Centro giovanile” verrà intitolato al campione e proprio lì sarà posizionata una targa in suo ricordo, voluta dagli amici.



“Non è la prima lettera che ti scrivo - ha spiegato con voce tremante la fidanzata sull’altare - e non è per dirti addio, ma arrivederci. Te ne sei andato fisicamente, ma ti porterò sempre nel cuore”.



L'articolo sulla Voce di domani, domenica 16 ottobre.
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