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"E' stato il titolare dell'Hotel Lory a dare la disponibilità della struttura"

Profughi a Ficarolo

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Il prefetto Caterino a Ficarolo durante il consiglio comunale aperto

Il prefetto Caterino spiega che il mancato accordo economico tra titolare dell'Hotel Lory e cooperative ha causato la sua marcia indietro. "Ma ormai la struttura era stata giudicata idonea".
"Nessuna requisizione. La prefettura si è mossa solo dopo che il titolare dell'albergo aveva dato la disponibilità all'accoglienza dei richiedenti asilo". Il prefetto di Rovigo, Enrico Caterino, ribadisce e chiarisce la sequenza dei fatti in merito all'arrivo dei migranti all'Hotel Lory di Ficarolo.



Un modo per fare chiarezza "dopo che in televisione, se ne sono sentite di tutti i tipi". Dopo che il titolare aveva manifestato la disponibilità, il prefetto Caterino spiega che "a quel punto la prefettura l'ha messo in contatto con le cooperative per raggiungere un accordo e definire i vari passaggi necessari". Poi però la proprietà non ha raggiunto un accordo sui profili economici dell'affare, e ha fatto marcia indietro.



"A quel punto però - continua il prefetto - la struttura era già stata giudicata idonea ad ospitare migranti. E per la prefettura è diventata utilizzabile in caso di emergenza, nel caso, cioè tutte le altre strutture in Polesine fossero state pienamente occupate dagli immigrati e con nuovi migranti da alloggiare. Condizioni che si sono verificate in questi giorni, per questo è stato deciso di utilizzare il Lory".


"Troveranno alloggio 35 migranti, non di più - conclude Caterino - e sono convinto che non ci saranno problemi di convivenza col resto della cittadinanza".



Il servizio completo in edicola nella Voce di giovedì 3 novembre
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