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Un documentario e tante lacrime per ricordare l'alluvione del '51

Polesella

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40 minuti di immagini in bianco e nero per non dimenticare il dramma del 1951. Commozione per il premio a Valentino Giuriola, protagonista all'epoca di tanti salvataggi
Non sono bastate due Sale degli Agostiniani a contenere l’entusiasmo della comunità di Polesella per la celebrazione dell’anniversario del 65° dell’alluvione del 1951, che ha visto la proiezione del documentario del regista Claudio Tacchi intitolato “14/11/51 il giorno che cambiò Polesella”.
In apertura il sindaco Leonardo Raito ha voluto ricordare le valutazioni che hanno portato a costruire questo momento di celebrazione: “Uno sforzo per raccogliere testimonianza e raccontare la Polesella com’era, e come è stata trasformata nel post alluvione”.
Il documentario, in circa 40 minuti, racconta, attraverso testimonianze di polesellani di allora, la storia del drammatico novembre di sessantacinque anni fa, le paure, le speranze, le aspettative. I testimoni, Paolo Trombetta, Filomena Quaranta, Anna Zanforlin Toso, Ariando Rosatti, Radames Celeghin, Valentino Giuriola, hanno tracciato particolari della vita sociale, culturale, economica e politica del tempo mentre gli aspetti più storici di quei giorni e le conseguenze sociali dell’alluvione sono stati narrati dal sindaco Raito e dall’assessore Cinzia Ghirelli.
In chiusura un momento davvero strappalacrime, con l’amministrazione comunale che ha voluto far dono a Valentino Giuriola, Tino per tutti, di una targa a ricordo del suo grande impegno civile che l’ha visto salvare, sia nel corso dell’alluvione che successivamente, diverse vite nel fiume.
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