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Donna di 70 anni muore di meningite

SANITA'

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Mirella Ferrari, una 70enne di Fiesso Umbertiano, ha perso la lotta contro la terribile malattia dopo due settimane di agonia. Il racconto del marito. "Non c'è pericolo di contagio", assicurano all'Ulss.
Morire di meningite. Il colpo è stato duro, durissimo. Renzo Chieregatti racconta con un filo di voce il modo in cui ha perso per sempre la moglie Mirella Ferrari, uccisa dalla meningite dopo un calvario di oltre due settimane.



Il cuore della donna, pensionata di 70 anni, residente a Fiesso Umbertiano, si è fermato per sempre lo scorso venerdì. Ma la sua lotta contro la terribile e letale malattia era cominciata il due novembre quando si era sentita male.
Quel giorno un primo ricovero in ospedale, una radiografia e poi le dimissioni.


Il giorno dopo, però, le sue condizioni si erano nuovamente aggravate. Una seconda corsa al Pronto soccorso, questa volta a Trecenta, e poi il trasferimento d'urenza a Rovigo. “Mirella aveva dolori lancinanti alla testa. Una cosa insopportabile, tremenda. E poi un freddo glaciale in tutto il corpo”, racconta ancora il marito.
La morte è arrivata dopo due settimane di ricovero nel reparto di malattie infettive.


“Si è trattato - conferma il direttore generale dell’Ulss 18 Antonio Compostella - di una forma di meningite da pneumococco. Di quelle che si contraggono non per via aerea, e quindi che non determinano rischio di contagio".



Il servizio completo sulla Voce di Rovigo in edicola martedì 22 novembre
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