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Profughi all'hotel Lory, il prezzo dell'accordo: 13mila 500 euro per due mesi

Ficarolo

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Il titolare dell'hotel Lory, Luigi Fogli

Revocata la requisizione: il proprietario ha strappato 15 euro al giorno per ognuno dei 15 profughi fino al 20 dicembre, con una proroga già fissata di un altro mese.
L'Hotel Lory di Ficarolo esce dunque dalle cronache dei giornali e da quelle televisive relative ai profughi con "reciproca soddisfazione" della prefettura e del titolare dell'hotel.
Il prefetto Enrico Caterino, una volta visto l'accordo fra il proprietario, Luigi Fogli, e la cooperativa padovana Edeco (che gestisce i 15 profughi) ha infatti potuto revocare l'ordine di requisizione della struttura che tante polemiche aveva alimentato. Fogli, dal canto suo, ha ottenuto quel riconoscimento economico che cercava quando si era presentato la prima volta in prefettura per proporre la propria struttura come sede per ospitare i richiedenti asilo.
Circolano anche le cifre sulla base delle quali è stato trovato l'accordo: la coop Edeco verserà 15 euro al giorno per ognuno dei 15 profughi fino al prossimo 20 dicembre. Ma l'accordo è prorogabile di un altro mese. Almeno.
15 euro al giorno per 15 profughi per 60 giorni fa 13mila 500 euro per l'affitto nudo e crudo di cinque stanze triple per due mesi. Niente di più. Dei servizi collaterali, a partire dal vitto, si occupa come noto la coop.
Questa è la cifra pattuita.
E il Comune di Ficarolo? Il sindaco Fabiano Pigaiani qualcosina l'ha ottenuta anche lui: il numero di profughi in paese non supererà il tetto di 15 (quelli dunque che già ci sono), circa il famoso 3 per mille della popolazione residente. E si è impegnato a cercare nuove soluzioni abitative in alternativa al Lory. Ma, a questo punto, con calma.
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