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"Con la mia firma ho salvato Ficarolo dall'arrivo di 90 profughi"

L'intervista a Luigi Fogli

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Il titolare dell'Hotel Lory racconta "per l'ultima volta" la sua verità sull'arrivo dei profughi. E aggiunge una serie di particolari inediti. "Mi dispiace che la gente del mio paese mi abbia trattato così".
“Adesso mi auguro di avere finalmente un po’ di serenità e di trascorrere un Natale felice”. Così il proprietario dell’Hotel Lory, Luigi Fogli, in un'intervista pubblicata sulla Voce in edicola venerdì 25 novembre.
Un'intervista in cui racconta per filo e per segno la sua versione dei fatti sulla requisizione (e successiva restituzione) dell'albergo per ospitare 15 profughi. “Io ero andato in prefettura per prendere informazioni sull’accoglienza dei profughi - spiega Fogli - e dopo aver deciso di non fare niente, mi sono trovato la mia proprietà requisita...”.

“L’unica cosa che ho firmato - racconta ancora Fogli - è l’accordo di lunedì con il quale mi impegnavo a ritirare la richiesta di danni e il ricorso al Tar. E ho firmato perché, se non lo avessi fatto, oggi nel mio albergo e, di conseguenza a Ficarolo, ci sarebbero 90 profughi”.
E ancora: "I 15 euro sono obbligati a darmeli per legge, ma io ero disposto a rinunciare ad ogni tipo di risarcimento se mi avessero liberato l’albergo immediatamente".
Resta la rabbia per essersi visto scaricare, e senza mezzi termini, da buona parte del paese. “Mi spiace davvero tanto che la gente del mio paese mi abbia trattato così”, conclude Fogli rammaricato.
L'intervista sulla Voce in edicola venerdì 25 novembre
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