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Calabrone killer, arrivano le trappole per annientarlo

Agricoltura

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Apicoltori e ricercatori mettono a punto un piano contro lo sterminatore di api. Una cinquantina le trappole già posizionate in Polesine per evitare la strage degli alveari.
Api a rischio in Polesine a causa del calabrone asiatico, ma scatta la controffensiva di apicoltori e ricercatori.



Il pericoloso insetto “alieno”, che ha fatto la sua comparsa qualche tempo fa nelle nostre campagne potrebbe decimare gli alveari, causando gravi danni non solo alla produzione di miele, ma all’intero settore agricolo visto che gran parte dell’impollinazione dipende proprio dalle api. ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/Rovigo/invasione-dei-calabroni-asiatici-apicoltori-polesani-in-allarme[/url])



Per questo l’avvistamento di Bergantino ha fatto drizzare le antenne alla rete scientifica "Stopvelutina", incaricata di frenare l’avanzata del calabrone killer. Le armi schierate in campo e disseminate finora in una cinquantina di postazioni della provincia, consistono in una trappola in grado di attirare e annientare l’ape velutina.



E all’efficacia si accompagna anche la facilità di realizzazione: ciascun apicoltore, infatti, può costruire le proprie trappole, da posizionare tra gli alveari, utilizzando una bottiglia tagliata.



Sul fondo andrà versata una buona dose di birra chiara, mentre la parte superiore della bottiglia sarà inserita capovolta all’interno dell’altra metà, in modo tale che il calabrone, attirato dall’esca zuccherina, non riesca più a risalire, affogando nel liquido. Una corsa contro il tempo, quindi, per evitare una moria di api senza precedenti.


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