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Una piattaforma di rifiuti galleggiante sul Tartaro-Canalbianco

Inquinamento

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La distesa di pattume sul Tartaro-Canalbianco

Il Wwf Rovigo segnala l'ammassamento di rifiuti accumulatosi lungo il Tartaro-Canalbianco nella conca di Canda.
Michele Zanotti, di Wwf Rovigo, segnala una distesa di rifiuti galleggiante sulle acque del Fissero-Tartaro-Canalbianco, tra sabato 8 e domenica 9 gennaio scorsi, che si è fermata nella conca di Canda.



"L'arteria fluviale artificiale è linea di collegamento tra Mantova e il mare Adriatico, una dorsale che divide il Polesine, posta esattamente tra Adige e Po - spiega Zanotti - un canale importante sul quale, da qualche anno, si è sviluppato il cosiddetto turismo fluviale, e dove insistono progetti in cantiere e altri parzialmente realizzati, volti a valorizzarlo attraverso piste ciclabili e percorsi naturalistici".



"Nonostante ciò - rileva Zanotti - tutte queste iniziative promosse da amministrazioni sensibili e associazioni sono state duramente colpite dall’attraversamento e conseguente deposito di quintali di rifiuti solidi plastici. Non si capisce esattamente la provenienza di questi rifiuti galleggianti, probabilmente dall’apertura delle paratie poste a monte, in zona Torretta. Dopo aver attraversato Castelnovo Bariano, Zelo, Trecenta e Bagnolo di Po, al momento, la massa galleggiante sosta nella conca di Canda a ridosso delle chiuse".



Il servizio completo in edicola nella Voce di domenica 15 gennaio
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