"Chiediamo un ospedale che sia più vicino"

Melara e il 118

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26.01.2017 - 21:20

L'ospedale San Luca di Trecenta

Ospedale di Trecenta troppo distante da Melara: il Comune chiede una convenzione per il servizio di ambulanza 118 con ospedali di aziende sanitarie confinanti e più vicine. Per questo, il sindaco di Melara Paola Davì si è incontrata in Regione con l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e il consigliere regionale Graziano Azzalin per informarli della problematica riguardante il Comune di Melara e della quale l’associazione Auser di Melara si è già fatta promotrice con la raccolta di oltre mille firme. Il problema è che “il paese è composto da una popolazione in maggioranza anziana - si dice in una nota - e in caso di chiamata del servizio 118 il trasportato, nel migliore dei casi, viene indirizzato all’ospedale di Trecenta che dista 30 chilometri, ma più spesso viene condotto a Rovigo cioè a 65 chilometri di distanza oppure ad Adria che dista 112 chilometri, creando grosse difficoltà ai familiari che devono assistere il proprio caro”. “Considerato che l’ospedale di Legnago si trova a 21 chilometri - si aggiunge - e quello di Pieve di Coriano a 12 chilometri, si vorrebbe verificare la possibilità di potervi accedere trovando un accordo tra le Ausl interessate”. Il servizio sulla Voce di venerdì 27 gennaio

L'ospedale di Trecenta è troppo distante da Melara: il Comune chiede alla Regione una convenzione per il servizio di ambulanza 118 con ospedali di aziende sanitarie confinanti e più vicine.

Ospedale di Trecenta troppo distante da Melara: il Comune chiede una convenzione per il servizio di ambulanza 118 con ospedali di aziende sanitarie confinanti e più vicine.

Per questo, il sindaco di Melara Paola Davì si è incontrata in Regione con l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e il consigliere regionale Graziano Azzalin per informarli della problematica riguardante il Comune di Melara e della quale l’associazione Auser di Melara si è già fatta promotrice con la raccolta di oltre mille firme.

Il problema è che “il paese è composto da una popolazione in maggioranza anziana - si dice in una nota - e in caso di chiamata del servizio 118 il trasportato, nel migliore dei casi, viene indirizzato all’ospedale di Trecenta che dista 30 chilometri, ma più spesso viene condotto a Rovigo cioè a 65 chilometri di distanza oppure ad Adria che dista 112 chilometri, creando grosse difficoltà ai familiari che devono assistere il proprio caro”.

“Considerato che l’ospedale di Legnago si trova a 21 chilometri - si aggiunge - e quello di Pieve di Coriano a 12 chilometri, si vorrebbe verificare la possibilità di potervi accedere trovando un accordo tra le Ausl interessate”.

Il servizio sulla Voce di venerdì 27 gennaio