Alberi abbattuti, un'epigrafe ne annuncia lo sterminio

Nelle bacheche di Salara è comparsa ieri un'epigrafe ironica, dedicata agli alberi secolari abbattuti nei giorni scorsi lungo uno dei viali del cimitero ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/MedioAltoPolesine/cipressi-centari-abbattuti-i-cittadini-si-chiedono-il-perche[/url]).



L'affissione, con tanto di croce nera in segno di lutto e firmata Pd, è l'ultimo atto di un polverone di polemiche e proteste sollevato dall'abbattimento degli alberi che decoravano uno dei viali del cimitero. Una decisione improvvisa e, a detta di molti cittadini, poco rispettosa sia dell'ambiente, sia della storia del paese.



Il primo a mettere nero su bianco il proprio malcontento era stato Gianmaria Mazzola, capogruppo della minoranza, che aveva indirizzato un'interrogazione al sindaco e alla giunta chiedendo i motivi di un provvedimento tanto drastico. Adesso all'amarezza si è aggiunto il sarcasmo, l'epigrafe recita infatti: "Con profondo rammarico si annuncia lo sterminio di tutte le piante presenti nel viale del nostro cimitero".



Uno sterminio che, a detta di qualcuno, sembra essere una costante dell'attuale amministrazione. A farne le spese per prime, subito dopo l'insediamento del sindaco Andrea Prandini, erano state una settantina di acacie in via Bosco Papino; poco dopo la stessa sorte era toccata ai giardini, ridimensionati a favore di alcuni posti auto.



Insomma, tra alberi e Comune la convivenza sembra tutt'altro che pacifica e a molti la politica di riqualificazione urbana a spese del verde pubblico non va molto a genio. Forse l'amministrazione dovrebbe sotterrare l'ascia di guerra, anzi da taglialegna, o perlomeno motivarne l'uso ai cittadini.